La “riforma” della dirigenza pubblica che sta varando il governo Renzi – e i suoi indubbi effetti di lesione del principio dell’imparzialità e della neutralità dell’azione degli uffici pubblici - non costituisce un “fulmine a ciel sereno” nella legislatura degli ultimi 20 anni, ma piuttosto il sigillo finale ad un percorso regolatorio che ha progressivamente piegato lo status del dirigente a forme e funzionalità utili ad atteggiamenti “fiduciari” nei confronti dei vertici politici delle Amministrazioni pubbliche.
Interessantissimo articolo pubblicato dalla rivista on line EticaPa dal titolo Un Cassese d’annata – Il regime dei dirigenti pubblici.
Qui il link all'articolo integrale.
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