In una risposta su riformaPA@governo.it la ministra della Pubblica amministrazione e semplificazione Marianna Madia aveva avuto modo di affermare che «la riforma non vuole abolire il segretario comunale ma riqualificarlo in dirigente apicale. La finalità del decreto non è, infatti, quella di sopprimere, tout court, la figura del segretario comunale; al contrario, si intende riqualificarla in qualità di dirigente apicale dell'amministrazione al fine di coinvolgerla maggiormente nelle scelte gestionali. Si tratta di una scelta operata prima di tutto dal Parlamento proprio per accrescere, all'interno delle singole amministrazioni locali, la professionalità degli attuali segretari comunali preservandone i requisiti di imparzialità e competenza». Sembrerebbe partire da queste affermazioni il parere della Commissione Affari Costituzionali della Camera del quale il Governo dovrà tener conto nell'elaborazione finale della parte del decreto legislativo sui dirigenti dedicata alla disciplina della figura del dirigente apicale negli enti locali.
Inizia così l'articolo di Pasquale Monea pubblicato nella sezione riservata del quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA e sul quotidiano il Sole24Ore dal titolo Dirigenti apicali con requisiti diversificati per ruolo ed ente (qui l'articolo pubblicato sul Sole24Ore).
La risposta citata nell'articolo si riferisce ad un quesito posto da me al Ministro Madia.
Qui il link al quesito.
Qui il link alla risposta del Ministro.
In argomento si veda anche il precedente post Il dirigente apicale: le importanti modifiche richieste dal Parlamento, ad una prima lettura del parere delle Commissioni Affari Costituzionali.
In argomento si veda anche il precedente post Il dirigente apicale: le importanti modifiche richieste dal Parlamento, ad una prima lettura del parere delle Commissioni Affari Costituzionali.
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