Nella seduta del 18 maggio l’Autorità ha approvato lo schema di Piano nazionale anticorruzione 2016.
Si tratta del primo Piano adottato dall’ANAC in attuazione di quanto previsto dal d.l. 90/2014 che ha concentrato nell’Autorità tutte le competenze in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza previste dalla legge 190/2012 recante «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione».
Ad una parte generale, volta ad affrontare temi e problematiche per la predisposizione di misure anticorruzione che interessano tutte le pubbliche amministrazioni e i soggetti di diritto privato in loro controllo, segue una parte dedicata ad una serie di approfondimenti specifici. In tal modo l’Autorità intende offrire un supporto progressivo, che verrà dunque implementato ed integrato nel corso dei prossimi anni, cominciando da alcune delle amministrazioni che in questi primi anni hanno maggiormente mostrato problematiche nell’applicazione della legge e in alcuni settori particolarmente esposti a fenomeni di corruzione.
Le tipologie di amministrazioni sono i piccoli comuni, le città metropolitane e gli ordini professionali. Le materie riguardano il governo del territorio, la tutela dei beni culturali e la sanità. Una parte del Piano è dedicata, inoltre, alla misura della rotazione.
Per gli approfondimenti sono stati costituiti appositi tavoli tecnici, con l’attiva partecipazione delle amministrazioni direttamente interessate e dei principali operatori del settore.
Nel documento si è tenuto conto anche delle principali modifiche alla legge n. 190/2012 e al d.lgs. n. 33/2013 sulla trasparenza previste nei decreti attuativi della legge 7 agosto 2015, n. 124 «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche». Considerato, tuttavia, che il Governo ha approvato i decreti in via definitiva negli stessi giorni in cui l’Autorità ha adottato lo schema di PNA, alcune parti del documento potranno essere aggiornate in sede di elaborazione finale.
L’auspicio dell’Autorità è che il PNA possa contribuire a responsabilizzare maggiormente tutti i soggetti che a vario titolo operano nelle amministrazioni - dagli organi di indirizzo, ai responsabili della prevenzione della corruzione, ai dirigenti e ai dipendenti tutti - nella consapevolezza che la prevenzione dei fenomeni corruttivi non possa che essere il frutto di una necessaria interazione delle risorse e delle capacità di ognuno.
In considerazione dei contenuti e delle implicazioni per tutti i destinatari, l’A.N.AC. ritiene di sicura importanza, per la elaborazione del documento definitivo, poter acquisire, con una pubblica consultazione, osservazioni e contributi da parte di tutti i soggetti interessati.
I contributi e le osservazioni potranno essere inviati, utilizzando l’apposito Modulo, entro le ore 24 del 9 giugno 2016.
Fonte: ANAC
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