Un colosso immobile, che pian piano si consuma e invecchia senza essere governato. Si mostra così la pubblica amministrazione alla vigilia dell’attuazione della riforma Madia, che dopo il primo pacchetto di decreti ora all’esame del Parlamento (tranne la trasparenza, appena approvata in via definitiva) attende il secondo gruppo, tra cui spicca la riforma dei dirigenti e il testo unico del pubblico impiego. Ma per capire meglio la polemica che torna a riaccendersi su riforma e contratti è utile sapere che cosa è successo fin qui. Il confronto europeo, che nell’analisi realizzata da ForumPa guarda agli ultimi anni della pubblica amministrazione italiana in rapporto alle dinamiche registrate negli altri paesi (con focus puntuali su Francia e Regno Unito), si presta a essere riassunto in modo impietoso. I blocchi ripetuti su turnover e contratti danno alla Pa italiana il record dell’età media dei dipendenti, destinata a sfondare quest’anno la barriera dei 50 anni, ma non hanno alleggerito il peso economico degli uffici pubblici sui nostri conti.
Inizia così l'articolo di Gianni Trovati dal titolo L'età media dei dipendenti pubblici «sfonda» il tetto dei 50 anni. Solo lo 0,9% è under 25: record italiano (Il Sole 24 Ore – 23 maggio 2016).
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