Alla Funzione pubblica si lavora «all'atto di indirizzo per la riapertura della stagione contrattuale del pubblico impiego». Lo ha spiegato ieri alla Camera la ministra per la Pa e l'innovazione Marianna Madia, sottolineando che l'atto di indirizzo si inserisce in un «impegno a 360 gradi per «rilanciare il valore dei dipendenti pubblici onesti» con le nuove regole su reclutamento, dirigenti e premi che troveranno spazio nel decreto attuativo della riforma Pa sul pubblico impiego: fin qui le intenzioni politiche, ma i tempi non si annunciano brevi, per due ragioni.
Inizia così l'articolo di Gianni Trovati Madia: «Lavoriamo al rinnovo dei contratti» - Ma i tempi sono lunghi pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
Qui il link al testo integrale dell'Interrogazione e della risposta.
Qui il link al testo integrale dell'Interrogazione e della risposta.
Qualche giorno da un articolo sul Messaggero dal titolo Statali, aumenti in arrivo per gli stipendi più bassi è possibile leggere "Dopo quasi sette anni di blocco, la trattativa per il rinnovo del contratto degli statali sta per partire. Il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, sarebbe già al lavoro sulle direttiva da dare all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale della pubblica amministrazione, che siederà al tavolo con i sindacati. E una prima decisione sarebbe già maturata. L’aumento della parte tabellare dello stipendio non ci sarà per tutti e tre i milioni di dipendenti pubblici. L’intenzione sarebbe quella di limitare gli aumenti solo ai redditi più bassi, sulla falsa riga di quanto fatto dal governo Renzi con il bonus da 80 euro".
La sortita ha provocato forti critiche da parte sindacale.
In merito ai rinnovi contrattuali si rammenta il recente accordo sulla riduzione dei comparti pubblici da 11 a 4.
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