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giovedì 9 febbraio 2017

L'onda lunga della sentenza 251/2016 della Corte costituzionale

La lettura della sentenza n.251 del 2016 non lascia indifferenti. Diversi sono i profili degni di attenzione della decisione: dalla riconsiderazione della funzione delle intese al ruolo delle Conferenze, dall'impatto sulle fonti del diritto a quello sui decreti adottati, prima della sentenza, in attuazione della legge di delega n.124 del 2015. Oggetto di questo breve commento sarà la parte centrale della sentenza, il par. 3 del Considerato in diritto. Il punto di approdo del ragionamento della Corte è, in estrema sintesi, il seguente: quando il legislatore delegato riforma istituti incidenti su competenze statali e regionali, che siano tra loro inestricabilmente connesse, è necessario ricorrere all'intesa, e non al mero parere; intesa da adottare all'interno di una delle sedi del sistema delle conferenze. Da tale statuizione conseguono le dichiarazioni di illegittimità di alcune disposizioni della legge delega nella parte in cui non hanno previsto lo strumento dell'intesa.
Inizia così l'articolo di Raffaele Bifulco dal titolo L'onda lunga della sentenza 251/2016 della Corte costituzionale pubblicato su Federalismi.it.

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