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martedì 17 maggio 2016

Approvato dal Governo il decreto legislativo di revisione delle norme su anticorruzione e trasparenza

Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 16 maggio 2016, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato – affidando il coordinamento del testo definitivo al Sottosegretario alla Pcm, in conformità a quanto deliberato dal Cdm – un decreto legislativo recante la revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. 

Nello specifico si aprono le banche dati delle amministrazioni che le gestiscono; si rende strutturale il sito “Soldi pubblici” (http://soldipubblici.gov.it); si introduce una nuova forma di accesso civico ai dati e documenti pubblici equivalente a quella che nel sistema anglosassone è definita Freedom of information act (FOIA), che consente ai cittadini di richiedere anche dati e documenti che le pubbliche amministrazioni non hanno l’obbligo di pubblicare.

Il piano nazionale anticorruzione adottato dall’Anac sarà più semplice, snello e di facile attuazione per le pubbliche amministrazioni che dovranno recepirlo nei propri piani triennali di prevenzione della corruzione.
Sono state accolte le condizioni poste dalle commissioni parlamentari nei loro pareri e sono state recepite gran parte delle osservazioni avanzate dalla Conferenza Unificata, dal Consiglio di Stato e dal Garante per la protezione dei dati personali. In particolare, in tema di accesso civico è stato eliminato l’obbligo di identificare chiaramente dati o documenti richiesti, è stata esplicitata la prevista gratuità del rilascio di dati e documenti, è stato stabilito che l’accoglimento o il rifiuto dell’accesso dovranno avvenire con un provvedimento espresso e motivato, è stato previsto che l'accesso è rifiutato quando è necessario evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno degli interessi pubblici o privati indicati.


In argomento si vedano i precedenti post:

1 commento:

  1. Sull’orlo di un laghetto un pescatore, immersa la canna nell’acqua, sta in attesa. Ha il volto immobile, lo sguardo teso, assente, le spalle un po’ curve; un berretto stinto lo protegge dal sole anemico del tramonto. Un uomo in piedi dietro a lui, fissa l’acqua nel punto in cui il filo della canna forma piccoli cerchi di onde. Un giovanotto è sdraiato sull’erba, con gli occhi rivolti al cielo; una ragazza, accucciata vicino, gli posa la testa sul petto. Intanto nel cestino di vimini del pescatore, un pesce sussulta nell’agonia, si contorce, socchiude ansando la bocca. È, nella noia sconfinata della domenica, l’unica creatura che esprima una disperata volontà di vivere. V.B.

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