Le audizioni alla Camera hanno riaperto il dibattito sulla riforma della pubblica amministrazione. Da un lato, nel documento presentato dalla Corte dei conti si sottolinea la necessità di contemperare la flessibilità organizzativa con l'autonomia della dirigenza dalla politica, imperniando le modalità di affidamento degli incarichi sulle competenze specifiche necessarie per ciascun ruolo; inoltre, si esprimono forti perplessità sul ricorso agli incarichi esterni; infine, si invita il Parlamento a correggere il regime della responsabilità amministrativo contabile.
Dall'altro lato l'Anci nel documento del 3 giugno, presentato unitamente all'Upi, reclama una maggiore autonomia degli enti in fase di nomina dei dirigenti; inoltre, entrambe le associazioni pongono nuovamente il tema dei Comuni di maggiori dimensioni demografiche e delle Province (ovvero delle future Aree vaste). È del tutto evidente che nel prosieguo dell'iter parlamentare si dovranno apportare alcuni correttivi al disegno di legge, con riferimento anche alla nuova figura del dirigente apicale, al fine di bilanciare le diverse esigenze e di accelerare i tempi di approvazione.
Inizia così l'articolo di Pasquale Monea e Marco Mordenti pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA dal titolo Riforma Madia, i correttivi necessari per i dirigenti apicali.
In argomento si vedano anche i precedenti post:
- La riforma della dirigenza pubblica con particolare riferimento all'abolizione del segretario comunale;
- Un articolo pubblicato dal quotidiano Italia Oggi sull'abolizione del Segretario comunale e la "nascita" del dirigente apicale;
- L'abolizione dei Segretari comunali: un attacco al cuore della Repubblica;
- DDL di riorganizzazione della PA: sintesi del contenuto a cura del Servizio studi della Camera dei Deputati;
- Commento e lettura della Segreteria Nazionale UNSCP al DDL 1577 approvato dal Senato;
- Tutti contrari all'abolizione dei Segretari comunali: ma il Governo se ne è accorto?
- Se volessimo vedere il bicchiere mezzo pieno? Riflessioni di un segretario artigiano sull'emendamento Saggese.
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