Ripubblichiamo di seguito un post del 21 ottobre 2014 per l'attualità delle considerazioni del Prof. Saitta in merito alla proposta di abolizione dei Segretari comunali.
Abbiamo dato notizia in un precedente post delle audizioni svolte in data 9 ottobre 2014 nella Commissione Affari Costituzionali del Senato del professor Antonio SAITTA, del presidente della Corte dei conti, Raffaele SQUITIERI, e del segretario generale della CO.DIR.P., Barbara CASAGRANDE.
Abbiamo dato notizia in un precedente post delle audizioni svolte in data 9 ottobre 2014 nella Commissione Affari Costituzionali del Senato del professor Antonio SAITTA, del presidente della Corte dei conti, Raffaele SQUITIERI, e del segretario generale della CO.DIR.P., Barbara CASAGRANDE.
Segnaliamo ora che sul sito del Senato è possibile visionare la ripresa della seduta.
Di particolare interesse l'intervento del Prof. Antonio SAITTA, che ha dapprima espresso alcune perplessità sul DDL 1577, in breve rapportabili ai seguenti aspetti:
- assenza di una visione unitaria ed episodicità degli interventi previsti;
- delega in alcune materie troppo ampia, potendosi in alcuni casi parlare di delega in bianco al Governo (soprattutto con riferimento alla riorganizzazione delle forze di polizia, alla SCIA);
- interventi normativi eccessivi a breve distanza di tempo su alcune materia (conferenza dei servizi e SCIA), con l'effetto di rendere più complicato il panorama normativo che si vorrebbe invece semplificare (in materia si veda il precedente post La semplificazione complicante);
- irreale definire la riforma a costi invariati, perché la riforma avrà sicuramente un impatto economico sul bilancio dello Stato (in argomento si vedano i precedenti post sull'intervento della Corte dei Conti in Commissione e Il Servizio bilancio del Senato esprime forti dubbi sull'art. 10 del DDL 1577 di riorganizzazione delle PA).
Poi il Prof. SAITTA ha espressamente invitato la Commissione a rivalutare con attenzione la decisione dell'abolizione della figura del Segretario comunale, norma sorprendente e della quale dall'articolato e dalla relazione non se ne capisce l'utilità. La figura del Segretario comunale risponde ad un'idea dell'Amministrazione che ha due vertici uno di indirizzo politico ed uno strutturale. I Segretari comunali rappresentano un corpo di funzionari pubblici spesso di altissima competenza professionale che nei comuni piccoli, medi, ma anche grandi, rappresentano un riferimento di competenze prezioso. Inoltre, lo sviluppo della carriera dei Segretari comunali fa si che gli stessi ricoprono l'incarico in diverse amministrazioni e questo costituisce anche un dialogo fruttuoso di arricchimento per le strutture amministrative degli enti locali. D'altra parte la dirigenza degli enti locali, soprattutto quella assunta a tempo determinato, non è il più delle volte dotata della necessaria esperienza.
Qui il link alla ripresa video con l'avvertenza che l'intervento del Prof. SAITTA riguarda i Segretari comunali al minuto 11.10 e che nello stesso video al minuto 64.55 c'è la parte della relazione del segretario generale della CO.DIR.P., Barbara CASAGRANDE, che si esprime in termini critici sulla proposta di abolizione della figura del Segretario Comunale.
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