Continuano le audizioni nella Commissione 1ª (Affari Costituzionali) del Senato sul DDL 1577 di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Abbiamo dato notizia, in precedenza dell'audizione dell'Unione Nazionale Segretari comunali e Provinciali, dell'ANCI e dell'ANPCI.
Nella seduta di oggi si sono svolte le audizioni del professor Antonio SAITTA, del presidente della Corte dei conti, Raffaele SQUITIERI, e del segretario generale della CO.DIR.P., Barbara CASAGRANDE.
Sconcerto per la posizione espressa dalla Corte dei Conti sulla proposta di abolizione dei Segretari comunali.
Questa la parte del documento consegnato dal presidente Squittieri alla Commissione che riguarda, appunto, la proposta di abolizione dei Segretari comunali:
"La Corte prende atto della decisione di abolire la categoria funzionale dei segretari comunali e provinciali, scelta connessa con il mutato assetto costituzionale dei rapporti tra i diversi enti che compongono la Repubblica.
Suscita, comunque, perplessità, anche sotto il profilo di possibili effetti finanziari non quantificati, l’automatica inclusione di tutti gli appartenenti alle fasce A e B dell’Albo nel nuovo ruolo unico della dirigenza, nella considerazione che la piena equiparazione, sotto il profilo economico dei trattamenti, è tuttora oggetto di contenzioso.
Non convince, infine, la previsione di un utilizzo dei segretari comunali inclusi nella fascia C come dirigenti responsabili dell’attuazione dell’indirizzo politico e del coordinamento dell’azione amministrativa anche presso Comuni di minori dimensioni, attualmente privi di figure dirigenziali. La norma fa salvi i limiti derivanti dal contenimento della spesa di personale, ma entro tale ambito potrebbero comunque verificarsi esorbitanze di spesa, a fronte del conferimento di funzioni di scarsa utilità per enti di dimensioni particolarmente ridotte" (pag. 12 e 13 del documento).
Qui il link al documento integrale della Corte dei Conti consegnato nel corso dell'audizione sul DDL 1577 di riorganizzazione della PA.
La Corte prende atto della decisione di abolire la categoria funzionale dei segretari comunali e provinciali, scelta connessa con il mutato assetto costituzionale dei rapporti tra i diversi enti che compongono la Repubblica.
RispondiEliminaSuscita, comunque, perplessità, anche sotto il profilo di possibili effetti finanziari non quantificati.
La mia chiave di lettura : La Corte constata (=prende atto) della decisione di abolire i segretari, ma non giudica la scelta, esprimendo perplessità anche sotto il profilo degli effetti finanziari. L'anche indica che ha altre perplessità! Quali altre?
Pur in maniera pilatesca, non mi sembra che la Corte condivida.
signori prendete atto che ormai sono in pochi a difendere la categoria dei segretari ....
RispondiEliminacercate una via di uscita per la categoria
ossia
figura apicale per i segretari che vogliono rischiare con tale figura.
mobilità verso lo stato e prepensionamenti per gli altri.
ormai domina la tesi politica che i sindaci si scelgono i collaboratori e si fanno anche le norme e le leggi ad hoc (vedi nozze gay)
è inutile continuare a parlare di sentinella di legalità o cose del genere.
l'unione ha vantato sempre ottimi legami con anci e con parlamentari ,allora si dia da fare con appositi emendamenti .è ormai insopportabile questo stillicidio di notizie negative.
prima si chiudo il capitolo ,meglio è !!!