Con l’adozione della direttiva da parte del comitato di settore delle funzioni locali (personale delle regioni, degli enti locali, delle camere di commercio, delle Ipab a prevalente attività sociale etc) e della sanità si è fatto un ulteriore passo in avanti in direzione della definizione delle condizioni preliminari necessarie per dare corso al rinnovo dei contratti collettivi. Sul terreno procedurale i passaggi preliminari alla definizione del contratto collettivo nazionale di lavoro del personale di tale comparto per il triennio 2016/2018 sono completati; infatti il D.Lgs. n. 75/2017 ha risolto i dubbi sulla individuazione delle materie oggetto di contrattazione decentrata e le direttive del Governo e del comitato di settore sono state emanate. Sul terreno sostanziale mancano i tetti delle risorse messe a disposizione per garantire il finanziamento degli aumenti contrattuali nella misura definita dalla intesa Governo sindacati dell’autunno del 2016, stante che le previsioni contenute nella legge di bilancio 2017 (0,36% del monte salari 2015 per il 2016, 1,09% per il 2017 ed 1,45% per il 2018) del non sono sufficienti. Per cui le previsioni sui tempi di stipula del contratto potranno essere formulate solamente dopo che si conoscerà la misura effettiva delle risorse aggiuntive messe a disposizione per questa finalità.
Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo Verso il rinnovo dei contratti collettivi: la direttiva del comitato di settore.
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