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venerdì 1 aprile 2016

Codice Appalti - ANCI, bene nuovo impianto ma servono correttivi

In sede di Conferenza Unificata tenutasi ieri ed avente ad oggetto il parere sul nuovo codice degli appalti, l’ANCI, pur condividendo l’impianto generale del provvedimento che mira ad una valorizzazione del processo di qualificazione e aggregazione delle stazioni appaltanti e centrali uniche di committenza, ha tuttavia ribadito la necessità di correttivi al testo nello spirito di rendere di più facile attuazione le disposizioni stesse.

“In particolare – dichiara il delegato a Lavori pubblici, Urbanistica e Politiche abitative ANCI Alessandro Bolis, l’ANCI ha ripresentato proposte emendative già formulate in sede tecnica e rimesse alla valutazione politica. Parliamo – ha spiegato – di un periodo transitorio più lungo e adeguato all’introduzione di una riforma, che lo stesso Ministro ha definito copernicana, e quindi con obblighi di adeguamento organizzativi e gestionali di notevole impatto. Abbiamo poi chiesto – ha continuato Bolis – la eliminazione, per le soglie di appalti pubblici definite “infrasoglia” e comprendenti ad esempio lavori da 150.000 a 1.000.000 di euro, dell’obbligo di qualificazione consentendo così alle stazioni appaltanti di procedere a gara ad evidenza pubblica in modo autonomo, attraverso l’utilizzo di strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione da centrali di committenza qualificate ovvero, in alternativa, di procedere attraverso “propri” strumenti telematici di negoziazione”. Altra richiesta avanzata da Bolis per conto dell’Associazione è quella di un “innalzamento della soglia degli appalti di lavori per i quali è possibile il ricorso al criterio di aggiudicazione del minor ribasso unicamente, per consentire la possibilità di esclusione automatica delle offerte anormalmente basse in numero superiore a 10. Infine abbiamo ribadito la necessità di una riformulazione dell’esclusione del ricorso all’appalto integrato”.
Rispetto ad altri emendamenti già accolti in sede tecnica, come la possibilità di utilizzare gli elenchi vigenti degli operatori economici nella fase transitoria degli appalti sottosoglia; la modifica del ruolo e funzioni del RUP che andrà designato anche per le centrali uniche di committenza o aggregazioni di stazioni appaltanti o la possibilità di usufruire degli incentivi di cui all’articolo 113 anche dal personale delle stesse centrali uniche di committenza o la previsione della possibilità di reintrodurre i lavori di somma urgenza legati non solo ad eventi di protezione civile ma anche ad ordinanze sindacali, si è in attesa della riformulazione dei testi.
Fonte: ANCI

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