In un precedente post abbiamo dato notizia che il Consiglio dei ministri mercoledì 20 gennaio 2016 ha effettuato l'esame preliminare di 11 decreti legislativi in attuazione della delega contenuta nella L. 124/2015 (qui il link alla conferenza stampa e le slides di presentazione del pacchetto).
Questi i temi:
1) Modifiche in materia di licenziamento (decreto legislativo – esame preliminare) (disponibile il testo);
2) Norme in materia di riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali (decreto legislativo – esame preliminare) (disponibile il testo);
3) Razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato (decreto legislativo – esame preliminare) (disponibile il testo);
4) Dirigenza sanitaria (decreto legislativo – esame preliminare) (disponibile il testo);
5) Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblica e trasparenza (decreto legislativo – esame preliminare) (disponibile il testo);
6) Norme di riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche (decreto legislativo – esame preliminare) (disponibile il testo);
8) Modifica e integrazione del codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo – esame preliminare) (disponibile il testo);
C’è un motto notissimo tra i giornalisti di tutto il mondo:” Un cane che morde un uomo non fa notizia, ma un uomo che morde un cane fa notizia”. Questo significa che i giornali, per loro natura registrano i fatti insoliti, sorprendenti, eccezionali, e trascurano quelli inconsueti. Ma spesso il pubblico dimentica questa regoletta e, leggendo ad esempio che quattro giovinastri hanno violentato una minorenne o che una moglie ha strangolato il marito, è portato a commentare che il mondo va alla deriva, che non c’è morale, né religione. Ma, naturalmente, non è così. Nelle stesse ore in cui i giovinastri violentavano o la moglie uccideva, milioni di giovani e di mogli lavoravano, amavano, si sacrificavano. Di costoro, però, i giornali non parlano. Come non parlano dei cani che mordono.
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