Pubblicato dall'Autorità Nazionale Anticorruzione il Rapporto sullo stato di attuazione e la qualità dei piani triennali di prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche – 2015 -2017.
I risultati dell’analisi, condotta con la collaborazione di Formez e Università di Roma Tor Vergata, sono il punto di partenza per orientare la strategia nazionale di prevenzione della corruzione e possono rappresentare un primo strumento di autovalutazione a disposizione delle pubbliche amministrazioni.
Per le relazioni relative a periodi precedenti si vedano i post:
Si rammenta che il 31 dicembre scade il termine per l'adeguamento del piano di prevenzione della corruzione 2016/2018, da redigersi tenendo conto della determinazione ANAC n.12 del 28 ottobre 2015, con la quale l’Autorità nazionale anticorruzione, ha aggiornato il Piano nazionale anticorruzione. La mancata adozione dei piani è sanzionata secondo quanto previsto dall'art. 19, comma 5 del D.L. 90/2014 (sanzione amministrativa non inferiore nel minimo a euro 1.000 e non superiore nel massimo a euro 10.000).
Di interesse in argomento si vedano i precedenti post:
- Indicazioni dell'ANAC per la predisposizione del Piano di prevenzione della corruzione da parte delle Province;
- Mancata adozione dei piani di prevenzione della corruzione e dei programmi di trasparenza: arrivano le sanzioni;
- L'ANAC riepiloga gli obblighi di comunicazione e pubblicazione in tema di anticorruzione;
- L'ANAC disciplina l'esercizio del proprio potere di ordine nel caso di mancata adozione di atti, provvedimenti o comportamenti in materia di anticorruzione e trasparenza (Del. n. 146/2014);
- FAQ in materia di Anticorruzione sul sito ANAC.
Spesso al mattino, al momento di uscire dal letto, sono tentato di improvvisare una preghiera come questa: “ Ti prego, mio Dio, dammi anche oggi tanta fatica, tante preoccupazioni e magari qualche guaio. ( Non grosso per favore). Ma liberami dalla noia. E’ come un animale viscido e nero, con mille braccia che paralizzano la volontà e uccidono il gusto di vivere. Meglio le ansie, i pericoli, la paura di sbagliare, di non arrivare in tempo; meglio tutto, perfino la morte, che almeno è un’inerzia inconsapevole. La noia invece, è una morte lucida, con il cervello sveglio, che lavora, giudica e avvilisce. Non darmi, mio Dio, la ricchezza e la gloria; non mi interessano. Dammi qualunque cosa che mi impedisca di annoiarmi.
RispondiEliminaVittorio Buttafava