No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

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venerdì 15 gennaio 2016

Il Governo ha approvato definitivamente la prima delega sulla L. 124/2015 (Legge Madia): riguarda l'art. 21

In un precedente post avevamo dato notizia che il Governo aveva trasmesso al Parlamento, per i prescritti pareri, lo schema di decreto legislativo è stato adottato in base alla delega contenuta nell'articolo 21 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante deleghe al Governo per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Nel corso dell'iter parlamentare sono state presentate alcune osservazioni allo schema presentato. In data odierna il Governo ha approvato in esame definitivo il provvedimento. Nessun altro provvedimento relativo alla L. 124/2015 è stato esaminato nel Consiglio dei Ministri odierno, contrariamente alle previsioni.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi, ha approvato, in esame definitivo, dopo aver ascoltato la relazione del Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, un decreto legislativo recante modifica e abrogazione di disposizioni di legge che prevedono l’adozione di provvedimenti non legislativi di attuazione a norma dell’articolo 21 della legge 7 agosto 2015, n. 124.
Nello specifico, il provvedimento mira a semplificare il sistema normativo mediante l’abrogazione delle disposizioni di legge recanti la previsione di provvedimenti attuativi per i quali non sussistono più le condizioni di adozione oppure la loro modifica, al solo fine di favorirne l’attuazione, assicurando comunque la coerenza giuridica, logica e sistemica della normativa. Per questo è stato effettuato, con la collaborazione di tutte le amministrazioni centrali, un censimento che ha portato all’individuazione di un primo elenco di provvedimenti le cui condizioni di adottabilità non risultano più attuali e la cui abrogazione non comporta effetti sulla finanza pubblica. Inoltre, è stato predisposto un secondo elenco di provvedimenti la cui attuazione richiede una modifica della normativa primaria.
Il decreto interviene a modificare 12 norme e ad abrogarne 46, realizzando una prima razionale semplificazione del sistema normativo, riferita ad ambiti tematici importanti, nell’ottica di incrementare l’efficacia delle leggi facilitandone l’attuazione amministrativa, a vantaggio dei cittadini e delle imprese.
I ministeri si sono altresì impegnati alla rapida adozione dei provvedimenti amministrativi non ancora adottati previsti dalle disposizioni legislative modificate proprio al fine di favorirne l'attuazione.
Anche sul versante delle abrogazioni, l’intervento di pulizia dell’ordinamento giuridico realizzato dal decreto costituisce un elemento di semplificazione, di maggiore chiarezza e di certezza del diritto. Le abrogazioni sono state disposte laddove gli obiettivi posti dalle norme di riferimento risultano già raggiunti con diverse modalità oppure nei casi in cui la materia è stata successivamente disciplinata in modo più complessivo ed organico.

1 commento:

  1. Ormai siamo tutti persuasi di vivere in un periodo straordinario, addirittura sconvolgente, nella storia dell’umanità. Diciamo: “ Oggi ci sono le atomiche, non avremo più guerre: sarebbe un suicidio mondiale: Manca l’acqua, l’aria è inquinata, le risorse naturali sono consumate; siamo arrivati ad un disastro che non ha confronti nei secoli. La crisi del petrolio ha sconvolto il nostro sistema di vita; si torna indietro di un secolo, all’età della diligenza e delle candele. La contestazione giovanile ha scardinato i legami della famiglia, il senso del dovere e gli ideali della patria. Mai è stato così in ribasso il sentimento religioso. La delinquenza, poi, ha superato qualsiasi eccesso; si rapina e si uccide con una crudeltà e una freddezza che l’uomo non ha mai conosciuto- Non parliamo del immoralità dilagante; il pudore è finito, morto per sempre. Viviamo davvero una crisi gigantesca”.
    Ebbene, queste sono sciocchezze. Solo l’ignoranza e la stolta presunzione possono farci credere che il mondo attorno a noi sia davvero diverso, anzi del tutto sconvolto, rispetto a quello dei nostri antenati. Vediamo. Le guerre nacquero con gli uomini ( ricordate Caino e Abele? E vivranno con loro per l’eternità, con o senza le atomiche; cercheremo ad ogni costo, state pur certi, nuove risorse naturali e fonti di energia: padri e figli, vecchi e giovani, si scontrano oggi come in qualunque altra generazione dall’inizio dei tempi; la bestialità umana ha raggiunto in altri tempi, nelle stragi e nelle violenze, eccessi che non riusciamo neppure ad immaginare; quanto all’immoralità, alla mancanza di pudore, all’ossessione del sesso, basta leggere le cronache antiche( a cominciare dalla bibbia) per capire come non ci sa niente di nuovo sotto il sole. No, non viviamo un tempo eccezionale. Anzi siamo meschini interpreti d’una commedia piuttosto noiosa.
    Vittorio Buttafava- anno 1975

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