“Una recentissima deliberazione della Sezione delle autonomie della Corte dei Conti ha affrontato rilevanti questioni deferite da Sezioni regionali sulle problematiche interpretative poste dall’applicazione della legge di stabilità sulla ricollocazione del personale provinciale. La complessità delle questioni è sintomatica delle difficoltà che i Comuni stanno fronteggiando, soprattutto in conseguenza della compressione delle politiche di reclutamento del personale, che si sono tradotte in un sostanziale blocco delle assunzioni”, queste le parole del Sindaco di Chieti Umberto di Primio, Vicepresidente e delegato ANCI per le politiche del personale.
“Il rallentamento nell’attuazione del riordino delle funzioni di Città metropolitane e Province contenute nella legge Delrio ha determinato una condizione di stasi anche rispetto alla ricollocazione del personale determinando gravi criticità. I Comuni sono attualmente impossibilitati a dare seguito alla propria programmazione del fabbisogno di personale, con un pregiudizio rispetto all’erogazione dei servizi ai cittadini. A fronte di questa condizione di grave ritardo, i Comuni stanno facendo la loro parte,” prosegue il Sindaco, “ i dati statistici riportati sul portale della mobilità del Dipartimento per la funzione pubblica confermano come la quasi totalità dei Comuni capoluogo abbiano ha risposto alla rilevazione delle proprie capacità assunzionali, ma il portale ancora non consente un concreto incontro tra domanda ed offerta di mobilità. La stessa Corte dei Conti ha rilevato come che nei Comuni esistono posti in organico che non possono essere ricoperti ricollocando il personale provinciale, in quanto riferiti a figure professionali non presenti nel personale provinciale. Ribadiamo pertanto la richiesta, inaspettatamente disattesa nel Decreto legge Enti Locali, di consentire ai Comuni il reclutamento di tali figure professionali, condizione necessaria per non mettere a rischio l’erogazione di servizi fondamentali, quali quelli educativi e scolastici. Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale non contiene importanti misure condivise con il Governo, come quella destinata a sbloccare le assunzioni di insegnanti ed educatori, e quella volta a consentire la proroga dei contratti a termine per le Città metropolitane e le Province derogando al patto di stabilità . Per converso sono state introdotte disposizioni particolarmente critiche, come quella relativa alla ricollocazione della Polizia provinciale, con la quale si introduce un blocco totale al reclutamento degli agenti e si impedisce, proprio all’inizio della stagione estiva, addirittura il ricorso ai contratti stagionali”.
In conclusione, evidenzia il delegato ANCI “dobbiamo ribadire l’esigenza di procedere al tempestivo avvio delle procedure di ricollocazione del personale provinciale e all’adozione dei provvedimenti attuativi mancanti, nel contesto dei quali devono essere individuate anche le soluzioni applicative atte a superare le rigidità delle norme”.
Fonte: ANCI
Sulla deliberazione della Sezione Autonomie della Corte dei Conti n. 19 dello scorso 16 giugno, si vedano su questo blog i precedenti post:
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