I dubbi sulle assunzioni di personale da parte dei comuni e delle regioni negli anni 2015 e 2016 vanno, per una parte, diradandosi e, per una parte, aumentando. Questo risultato è determinato dalle indicazioni che si possono ricavare dalle interpretazioni che cominciano ad essere fornite dai Ministri della semplificazione e pubblica amministrazione e degli affari regionali e locali e dalle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti.
Ancora una volta si conferma che la qualità del dettato normativo lascia molto a desiderare. Sicuramente la scelta di ridurre drasticamente il personale delle province e la indicazione che bisogna evitare che qualcuno tra essi possa vedersi risolto il rapporto di lavoro, non sono tra loro facilmente conciliabili.
Ma non si può mancare di sottolineare subito che si determina una condizione di incertezza che è resa quanto mai grave dalla previsione legislative che irroga la sanzione della nullità per la violazione di queste disposizioni.
Questo l'inizio dell'articolo di Arturo Bianco dal titolo I dubbi sull'applicazione dei vincoli alle assunzioni nel 2015 e 2016.
In argomento su questo blog i precedenti post:
- Sì alla mobilità volontaria: la Corte dei conti «smentisce» la Funzione pubblica;
- Mobilità del personale delle province: la risposta del Governo all'interpellanza urgente sulla legge Delrio;
- Legge n. 190/2014 - art. 1, commi 421 e seguenti: linee guida per le assunzioni 2015/2016 a cura della provincia di Bergamo;
- Le assunzioni ed i tagli di organico: commento alla circolare della Funzione pubblica n. 1/2015;
- Legge di stabilità 2015: la nota di lettura dell'UPI.
- Personale province e città metropolitane nella Legge di stabilità: la rideterminazione delle dotazioni organiche e le procedure di mobilità.
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