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lunedì 13 ottobre 2014

No all'abolizione dei Segretari comunali e provinciali, presidi di legalità e responsabili anti corruzione di Salvatore Sfrecola

Sul sito unsognoitaliano.it pubblicato un articolo di contrarietà alla proposta di abolizione dei Segretari comunali di Salvatore Sfrecola, Magistrato della Corte dei conti, Presidente della Sezione regionale di Controllo Umbria, Docente di contabilità di Stato e diritto amministrativo europeo.
Nell'articolo dal titolo No all'abolizione dei Segretari comunali e provinciali, presidi di legalità e responsabili anti corruzione è possibile leggere, tra l'altro:

“Sentinelle della legalità”, sono stati definiti i segretari comunali, immediati collaboratori del Sindaco con un ruolo di primo piano nel perseguire l’efficacia e l’efficienza del lavoro nei Comuni. Sicché la loro cancellazione priverebbe gli enti più vicini al cittadino del dirigente di vertice che opera affinché il programma consegnato nell’indirizzo politico-amministrativo scaturito dalla elezioni sia realizzato al meglio, tenuto conto dei mezzi a disposizione e nel rispetto della normativa vigente.

Si tratta dell’unica professione nella Pubblica Amministrazione locale in cui non solo l’accesso all’impiego ma anche la progressione in carriera (dai Comuni più piccoli ai Comuni più grandi) è condizionata al superamento di concorsi severi che richiedono un alto livello di conoscenza del diritto amministrativo e anche del diritto civile, finanziario e penale.
Figura essenziale, altresì, a fronte di una insufficiente dotazione organica di professionalità giuridiche che caratterizza la maggior parte dei comuni italiani, soprattutto dei più piccoli, assicura una competenza variegata ed una professionalità elevata in tutti i settori di competenza dell’amministrazione comunale.
Posso affermare questo con cognizione di causa in quanto, nell’esercizio delle mie funzioni di magistrato della Corte dei conti, a lungo assegnato a funzioni requirenti, nelle indagini a carico di molti comuni ho trovato segretari comunali di grande preparazione che sono stati utilissimi nel chiarire le situazioni oggetto degli accertamenti, sia per individuare le responsabilità per danno erariale, sia per comprendere, invece, le ragioni per le quali l’amministrazione aveva agito nell’interesse pubblico magari con qualche innocua forzatura di leggi o regolamenti. Dotati di elevato senso dello Stato, pronti a dire di no al politico che, per ignoranza o prepotenza, abbia voluto scegliere la strada sbagliata. In questo contesto i segretari comunali hanno garantito la corretta applicazione delle leggi mettendolo al riparo l’amministrazione e gli amministratori da eventuali azioni giudiziarie di soggetti danneggiati, per non dire di azioni penali o risarcitorie da parte delle Procure regionali della Corte dei conti. In questo senso il Segretario comunale è anche una polizza di assicurazione per sindaco e assessori, ma anche per i dirigenti comunali sui quali vigila.

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