"Un bocciatura sonora, dunque. E una doccia fredda per il governo. Ad un giorno appena dall'approvazione definitiva di ben cinque decreti attuativi della riforma Madia, tra cui quello importantissimo sulla dirigenza e l'altro sui servizi pubblici locali, oggi di fatto bollati come incostituzionali dalla Corte. Tutto da rifare quindi? Senz'altro la legge delega deve cambiare. E a ricasco anche tre su quattro dei decreti delegati incriminati. Si salva solo il testo unico del pubblico impiego, ma solo perché non ancora approvato dal Consiglio dei ministri (c'è tempo fino a febbraio). Mentre gli altri tre (dirigenti, partecipate, servizi pubblici) devono di fatto essere riscritti. E questa volta non basterà il mero parere delle Regioni".
E' questo un passaggio dell'articolo apparso su Repubblica dal titolo Pubblica amministrazione, Consulta boccia il cuore della riforma Madia.
In argomento si veda anche il successivo post Arrivano i primi appelli al Presidente Mattarella: non firmi il Decreto Legislativo di riforma della dirigenza pubblica. Quali i reali poteri del Presidente sull'emanazione dei Decreti legislativi?
IN UN PAESE NORMALE IL MINISTRO NON AVREBBE ESITATOUN MINUTO A DIMETTERSI: MA L'ITALIA MICA E' UN PAESE NORMALE. ZIO NANDO
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