Chi c'era e cosa si è detto nel corso del convegno "La dirigenza pubblica al tempo della riforma"
Obiettivi e rischi della riforma Madia-Renzi della pubblica amministrazione ed effetti dell’innovazione legislativa e governativa in fieri sulla dirigenza statale. Di questo stanno discutendo da settimane gli addetti ai lavori e il legislatore. Ma il riassetto dell’amministrazione e l’introduzione degli incarichi dirigenziali a tempo piace poco ai sindacati della Pubblica amministrazione, ancor meno ai tecnici del Cnel che, nemmeno a farlo apposta l’esecutivo vuole sopprimere con la riforma costituzionale prossima al referendum. Questa mattina, a Villa Lubin, sede del Cnel, si è discusso della riforma Madia e del futuro della dirigenza pubblica in occasione del convegno “La dirigenza pubblica al tempo della riforma” moderato dal giornalista del Giornale, Antonio Signorini. Le paure? Essenzialmente due. Rischio di trasformare il pubblico impiego in un campo di battaglia e timori di asservimento delle amministrazione statali alle ragioni della politica.
Inizia così l'articolo pubblicato su Formiche.net dal titolo Perché i dirigenti statali sbuffano un po’ sulla riforma Renzi-Madia della pubblica amministrazione.
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