Pubblicato sul sito della fondazione nazionale dei commercialisti uno studio a cura di Mara Oliverio dal titolo Le spese di personale degli enti locali.
Questo l'abstract:
Gli enti locali sono chiamati a rispettare gli obiettivi di finanza pubblica anche mediante la riduzione delle spese del personale. Da ormai diverso tempo sono in vigore misure limitative del turn over di personale e più di recente sono stati imposti dei vincoli per frenare la dinamica retributiva. Strumento utile alla gestione efficiente e razionale delle risorse umane dell’ente è il documento di programmazione triennale seppur vincolato dai limiti in materia di personale, in particolare per quanto riguarda le assunzioni. L’acquisizione di informazioni relative alle spese per il personale del pubblico impiego, al fine di controllare il costo del lavoro pubblico, si ha attraverso il conto annuale dal quale la Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti attinge per l’elaborazione della relazione sulla consistenza numerica e funzionale da presentare al Parlamento.
Nello studio è richiamata la deliberazione della Corte dei Conti, Sezione Autonomie, n. 16/2015 contenente la relazione sul personale degli enti locali, che riporta a pag. 49:
"Il progressivo assottigliamento degli organici dei segretari comunali (tabelle n. 1/PERS/COM/RSO,
n. 1/PERS/COM/RSS e grafico 1/PERS/COM) risente del blocco parziale del turn over (nella misura
dell’80% delle cessazioni dal servizio nell’anno precedente) imposto, a decorrere dal 2012, dall’art.
14, co. 6, del d.l. n. 95/2012.
Complessivamente, nel triennio 2011/2013 la consistenza numerica passa da 3.494 a 3.402 unità
(tabella 1/PERS/COM/RSS).
La consistenza media, nel triennio preso in considerazione, subisce una flessione del 2,61%
(-2,31% nelle RSO e -3,68% nelle RSS), con punte minime nei Comuni settentrionali (-0,67%) e
massime in quelli meridionali (-4,03%)".
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