Una ricerca di Forum PA sulla riforma della pubblica amministrazione evidenzia: solo il 41% ritiene che le nuove norme porteranno cambiamenti nel lavoro e solo uno su due pensa che miglioreranno il rapporto ente pubblico-cittadino.
Ogni legge, anche la più innovativa, può funzionare solo se ci credono per primi i suoi destinatari. Così la riforma della PA, appena entrata in vigore, potrà funzionare solo se tutte le persone coinvolte, dipendenti pubblici, dirigenti, cittadini, imprese, avranno fiducia nel cambiamento e collaboreranno nel metterla in pratica. Oggi questa fiducia ancora manca, come evidenzia una ricerca realizzata da FORUM PA, che ha chiesto agli iscritti alla propria community: “Cosa ti aspetti dalla Riforma?”. I risultati sono stati presentati il 22 settembre a Milano nel corso dell’incontro “Quale direzione per la PA del futuro?”.
“Questa ricerca ci conferma quello che si può vedere entrando nella maggior parte degli uffici pubblici, ovvero la stridente contraddizione tra il clima di galoppante novità che viene annunciato e la sostanziale immobilità nei comportamenti dei lavoratori e delle organizzazioni” ha sottolineato Carlo Mochi Sismondi, Presidente di FORUM PA. “Se solo il 41% dei rispondenti ritiene che le nuove norme possano portare dei cambiamenti (più o meno grandi) nel suo lavoro quotidiano, è evidente che le leggi e i provvedimenti non bastano, bisogna comporre il contrasto tra norme innovative e stanchezza e rassegnazione del corpus del pubblico impiego. È per questo che dobbiamo puntare sull’empowerment delle amministrazioni, sulla valorizzazione delle competenze di dirigenti e impiegati.”
Qui il link alla notizia integrale.
Nessun commento:
Posta un commento