Il ponte triennale riguardi anche i vincitori delle procedure concorsuali e non soltanto i Segretari comunali già in servizio. E' questo il contenuto dell'ordine del giorno proposto dal Sen. Torrisi n. G9.377 (già em. 9.377) (pag. 13 e 14 del documento n. 1 -Annesso), che sarà votato dall'Assemblea dopo il voto sull'art. 9 e gli emendamenti che lo riguardano (presumibilmente la prossima settimana).
Qui il testo dell'ordine del giorno integrale
Il Senato,
in sede di esame dell’Atto Senato 1577, recante disposizioni in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, premesso che:
l’articolo 9 prevede l’abolizione della figura dei segretari comunali e provinciali e la relativa confluenza nel ruolo unico dei dirigenti locali prevista al numero 3) della lettera b) dell’articolo 9, comma 1;
il successivo punto n. 4) prevede un regime transitorio in sede di prima applicazione della normativa; in particolare prevede che, per i primi tre anni dall’entrata in vigore del decreto attuativo della delega vi sia l’obbligo per i comuni di conferire l’incarico di direzione apicale con compiti di attuazione dell’indirizzo politico, di coordinamento dell’attività amministrativa e di controllo della legalità dell’azione amministrativa a tutti gli attuali segretari comunali iscritti all’albo e confluiti nel ruolo unico della dirigenza locale;
comporta qualche problema di diritto e di equità la mancata inclusione tra i soggetti della disciplina transitoria di cui al punto n. 4) dei vincitori delle procedure concorsuali, già bandite per l’accesso alla carriera di segretario comunale alla data di entrata in vigore della legge, che sono ancora in attesa della procedura di iscrizione all’albo;
è infatti evidente che l’obbligo previsto dal disegno di legge di affidare la funzione di direzione apicale ai soggetti già iscritti all’abolendo albo dei segretari comunali e provinciali, debba tenere conto sia degli attuali segretari di fascia C per i quali non siano decorsi due anni di effettivo servizio per l’ingresso nel ruolo unico della dirigenza locale di cui al punto 3), sia dei vincitori delle procedure concorsuali per l’accesso alla carriera che sono ancora in attesa della formale iscrizione all’albo;
ciò, oltre che necessario per garantire un’applicazione uniforme e non discriminatoria della disciplina transitoria, trova fondamento nell’obbligo
di assicurare l’effettivo svolgimento di funzioni segretariali ai giovani
vincitori di procedure concorsuali concluse o in fase di conclusione
sul cui reclutamento e la cui formazione lo Stato abbia già investito risorse
pubbliche che non possono andare disperse;
in fine si ritiene necessario garantire un arco temporale certo e
congruo, nella misura di 3 anni dall’entrata in vigore dei decreti legislativi,
onde garantire il graduale passaggio dall’attuale sistema di reclutamento
e gestione dei segretari comunali a quello della dirigenza unica,
al fine di non compromettere l’ordinario svolgimento delle attività amministrative
locali nonchè per scongiurare il rischio di un immediato aumento
di casi di collocamento in disponibilità degli attuali segretari privi
di incarico, con conseguente aggravio di spesa pubblica,
impegna il Governo:
a valutare l’opportunità di includere tra le categorie a cui i comuni
dovranno conferire l’incarico di direzione apicale con compiti di attuazione
dell’indirizzo politico, coordinamento dell’attività amministrativa e
controllo della legalità dell’azione amministrativa anche i vincitori delle
procedure concorsuali, già bandite per l’accesso alla carriera di segretario
comunale, ancora in attesa di perfezionamento della relativa procedura di
iscrizione.
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