Il legislatore ha indicato una chiara preferenza per lo scorrimento delle graduatorie e le amministrazioni ne devono tenere adeguatamente conto. In questa direzione va la giurisprudenza più recente del Consiglio di Stato, che fissa gli ambiti entro cui questo istituto deve essere utilizzato. Non siamo in presenza di un diritto soggettivo e le amministrazioni possono non dare corso, ma devono motivare adeguatamente tale scelta.
Tra i tanti segnali si devono ricordare l’allungamento del periodo di validità delle graduatorie e la possibilità offerta espressamente dal DL n. 101/2013 di utilizzare le graduatorie per le assunzioni a tempo indeterminato per quelle flessibili.
Occorre ricordare che la preferenza legislativa per lo scorrimento delle graduatorie cede il passo negli anni 2015 e 2016 alla esigenza di trovare una soluzione per il personale che le province e le città metropolitane dovranno collocare in sovrannumero.
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