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mercoledì 1 aprile 2015

Documento del Coordinamento nazionale UNSCP sull’iter del ddl delega di riforma della PA

Il Coordinamento dei Territori dell’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, in merito all’iter del disegno di legge delega di riforma della Pubblica Amministrazione, in premessa ribadisce le proprie posizioni, di contrarietà alla norma contenuta nel ddl di abolizione dei Segretari e di favore per una riforma, posizioni espresse fin dall’inizio. 

Una Organizzazione realmente attenta alle sorti della propria categoria in un momento di tale gravità e di fronte all’avanzamento di una così vasta riforma non può, tuttavia, e nemmeno deve limitarsi ad una sterile opposizione ad oltranza o alla mera riproposizione delle proprie proposte. In questa ottica il Coordinamento ha dunque valutato, con attenzione e profondo senso di responsabilità, le recenti novità emerse dal dibattito che nei giorni scorsi si è svolto in Commissione Affari Costituzionali, novità di cui hanno dato conto anche svariati Organi di Stampa.

Certamente, rispetto all’ordinamento attuale e anche alle garanzie che esso fornisce, restiamo di fronte a molti interrogativi, ai quali occorrerà dare risposte. 
E tuttavia il punto di fondo che ci pare debba essere colto è che, rispetto ad uno scenario che appariva chiuso e privo di ogni prospettiva per le migliaia di Segretari che hanno, finora, speso la propria professionalità negli enti locali - e che tale è sembrato rimanere fino a pochissimi giorni fa! – può aprirsi un percorso nuovo e diverso, nel quale si torna a considerare gli stessi Segretari come una risorsa da impiegare e le loro funzioni come un valore da assicurare e valorizzare nel nuovo modello di Pubblica Amministrazione Locale. 
Si tratta, in definitiva, di un segnale incoraggiante, che va colto senza cedere alla tentazione di ritenere che solo il precedente modello possa offrire un reale percorso di investimento professionale.
L’Unione, però, non può restare insensibile alle preoccupazioni che serpeggiano nella categoria, e deve farsene carico, assieme alle altre Organizzazioni Sindacali. Su questo piano, occorre valutare con attenzione due fatti: il primo è che siamo ancora all’inizio di un iter parlamentare, che quindi presenterà ulteriori occasioni di strutturazione affinché la riforma possa, alla fine, offrire soluzioni compiute agli interrogativi che emergono dalla lettura della ventilata ipotesi di nuova norma. Il secondo è che la previsione della fase transitoria dei tre anni testimonia l’attenzione e la volontà delle Istituzioni di approntare una riforma che non sia dirompente ma dia modo al nuovo sistema di assestarsi consentendo ai Segretari di inserirsi compiutamente in esso: è un fatto di grande rilevanza! Su queste basi, l’Unione si spenderà con ogni energia per dare risposte concrete a quelle preoccupazioni, per un modello che offra percorsi professionali non aleatori ma fondati su competenza e merito, anche in termini di mobilità verso altri ruoli e incarichi.
Il 15 Aprile, a Roma, si svolgerà una grande Assemblea Nazionale, aperta a tutti i Segretari, iscritti o no alle OOSS: quella Assemblea è di tutti i lavoratori, di tutta la categoria, senza alcuna distinzione, a prescindere da chi l’abbia convocata. 
E’ un grande momento di vita democratica della categoria, nel quale siamo certi che sapremo insieme assumere le decisioni più giuste, per essere protagonisti e non spettatori delle sfide che ci attendono.
                             Il Coordinamento dei Territori


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