E’ necessario che le amministrazioni diano corso rapidamente alla costituzione del fondo per il salario accessorio del personale per l’anno 2020: è questo infatti il presupposto essenziale per l’avvio della contrattazione collettiva decentrata integrativa. Si deve subito evidenziare come, in modo crescente, le sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti formulino dubbi di legittimità sulla contrattazione tardiva, intendendo come tale quella che interviene alla fine dell’anno. Ed ancora non si può non rimarcare che la mancata stipula entro l’anno del contratto decentrato con cui viene ripartito il fondo per il salario accessorio determina conseguenze negative per il personale, che non può essere destinatario di incentivazioni e che si può vedere privato di una parte di risorse finanziarie ad essi destinate. Sulla base dei principi dettati dalla armonizzazione del sistema contabile, la mancata costituzione del fondo e la mancata contrattazione dello stesso determinano pesanti effetti negativi per il personale. E, sulla base delle regole ribadite dal CCNL 21.5.2018, in questi casi solo le risorse di parte stabile possano essere portate in aumento del fondo dell’anno successivo, peraltro nella forma delle risorse variabili, mentre le altre vanno in economia al bilancio dell’ente.
Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo Il fondo per la contrattazione decentrata.
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