Il contratto delle funzioni locali salva le posizioni organizzative in corso. Ogni ente dovrà rivedere i criteri per nomina e revoca degli incarichi e per l’attribuzione della retribuzione di posizione e di risultato. Nel frattempo le nomine in essere possono continuare, ma al massimo per un anno.
Il contratto rivede a fondo l’istituto delle posizioni organizzative e riscrive i confini in cui possono muoversi gli enti locali. L’articolo 14 afferma che la nomina e la revoca degli incarichi deve avvenire con criteri predeterminati dall’ente, e questo vale sia per la scelta dei soggetti sia per la quantificazione della retribuzione di posizione e di risultato. I tempi di adeguamento non potranno però essere immediati perché comportano sempre precise relazioni sindacali.
Inizia così l'articolo di Gianluca Bertagna dal titolo Per le «posizioni organizzative» la proroga è automatica fino al 20 maggio 2019.
Sul nuovo CCNL si veda l'apposita sezione del blog.
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