Con 205 voti a favore, nessun contrario e 2 astenuti il Senato ha approvato il Ddl n. 2541 sulle misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni. Il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, ora è legge.
"Il fatto che il Parlamento abbia approvato definitivamente il disegno di legge per sostenere e valorizzare i piccoli comuni: è un fatto positivo ed utile perché può rappresentare un freno allo spopolamento e un supporto importante per molte aree interne del Paese”. E’ questo il commento del Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, dopo il voto del 28 settembre del Senato.
Bonaccini ha poi ricordato come ora, nella fase attuativa della legge, “dovrà essere fatto ogni passo utile per realizzare l’indispensabile coinvolgimento delle istituzioni regionali con l’obiettivo da un lato di creare sinergie con quanto ogni singola Regione sta realizzando sul territorio, dall’altro di evitare ogni possibile duplicazione o sovrapposizione di competenze. E’ comunque un fatto molto importante che sia stato previsto a bilancio un fondo, ancorché non sufficiente, per la promozione la valorizzazione e il sostegno dei piccoli centri che rappresentano quasi il 70 per cento dei Comuni italiani e dove risiedono più di 11 milioni di persone. Ora aspettiamo – ha concluso Bonaccini -che arrivino presto in Conferenza Unificata l’elenco dei piccoli comuni che possono accedere al fondo e soprattutto il piano nazionale per la riqualificazione”.
Il provvedimento che riguarda 5.567 realta', tanti sono i Piccoli Comuni italiani. Si tratta del 70% dei 7.998 Comuni italiani dove vivono 11 milioni di cittadini, il 16,59% della popolazione italiana, rappresentando anche oltre il 50% del territorio nazionale. Uno scrigno che racchiude qualita' artistiche, naturali e anche enogastronomiche, visto che proprio nei Piccoli Comuni vengono prodotti il 93% delle Dop e delle Igp, con il 79% dei vini piu' pregiati.
Il provvedimento è maturato in un'ottica condivosa di contrasto all'abbandono eallo spopolamento dei centri minori. Prevede una serie di misure fra cui il sostegno alla diffusione dei quotidiani, la tutela dei beni artistici e culturali, i mercati agricoli per la vendita diretta dei prodotti a 'filiera corta' o 'chilometro utile', lo sviluppo della rete in banda ultra larga e un fondo (dalla dotazione piuttosto esigua) per lo sviluppo strutturale, economico e sociale.
Il 28 settembre si è concluso un iter lunghissimo, durato quattro legislature inclusa l'attuale. Guardando ai contenuti del disegno di legge troviamo l'articolo 1 che enuclea le finalita' del ddl, che riguarda i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, provvedendo alla definizione di 'Piccolo Comune'.
L'articolo 2 reca disposizioni in materia di attivita' e servizi.
Con l'articolo 3 si istituisce un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli Comuni, per il finanziamento di investimenti per una serie di finalita'. Il Fondo ha una dotazione di 10 milioni per il 2017 e di 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023.
L'articolo 4 concerne il recupero e la riqualificazione dei centri storici e la promozione di alberghi diffusi mediante interventi integrati pubblici e privati mentre l'articolo 5 prevede l'adozione di misure volte all'acquisizione e alla riqualificazione di immobili al fine di contrastare l'abbandono di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado.
L'articolo 6 consente la stipula di intese per l'acquisizione di case cantoniere e la realizzazione di circuiti e itinerari turistico-culturali e nell'articolo 7 si prevede la possibilità di stipulare convenzioni con diocesi della Chiesa cattolica e con altre confessioni religiose per la salvaguardia e il recupero dei beni culturali, storici, artistici e librari degli enti ecclesiastici o degli enti delle confessioni religiose civilmente riconosciuti. L'articolo 8 detta norme per lo sviluppo della rete in banda ultra larga e l'articolo 9 contiene invece disposizioni relative ai servizi postali e all'effettuazione di pagamenti.
L'articolo 10 concerne l'adozione di iniziative volte a garantire la distribuzione dei quotidiani anche nei piccoli Comuni. Ai sensi dell'articolo 11, i piccoli Comuni potranno poi promuovere il consumo e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta o a chilometro utile e secondo quanto previsto dall'articolo 12, destineranno specifiche aree per la realizzazione dei mercati agricoli per la vendita diretta.
L'articolo 13 reca disposizioni in materia di attuazione delle politiche di sviluppo, tutela e promozione delle aree rurali e montane, mentre l'articolo 14 concerne la programmazione di iniziative finalizzate alla promozione cinematografica in favore dei piccoli Comuni.
Nell'articolo 15 è prevista la predisposizione di un Piano per l'istruzione destinato alle aree rurali e montane. L'articolo 16 contiene la clausola di invarianza finanziaria, mentre l'articolo 17 dispone che nei confronti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano le disposizioni del ddl trovino applicazione compatibilmente a quanto previsto dai rispettivi statuti.
Fonte: Regioni (con una rassegna stampa)
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