Il Parlamento si appresta a «promuovere» il nuovo slittamento al 30 settembre per l’avvio dei piani di razionalizzazione delle partecipate, ma chiede di limitare il potere dei presidenti di Regione di escludere dai tagli le proprie società e di limitare la possibilità di operare fuori dal territorio di riferimento solo alle aziende che per ottenere l’affidamento hanno vinto una gara.
Suonano così i contenuti chiave della bozza di parere, relativa al decreto correttivo della riforma delle partecipate attuativo della delega Madia, preparata dalla commissione Affari costituzionali del Senato (la relatrice è Linda Lanzillotta, del Pd); su un’impostazione simile sta lavorando anche la commissione Bilancio della Camera (lì il relatore è Mauro Guerra, sempre del Pd).
Inizia così l'articolo di Gianni Trovati dal titolo Riforma Madia. Partecipate, rischio stop al Senato. La bozza di parere chiede di rivedere l’intesa con gli enti locali. Il Parlamento si appresta a nuovo slittamento al 30 settembre pubblicato sul Sole 24 Ore del 27 aprile 2017.
In argomento si veda il precedente post Riforma delle partecipate: il “Decreto Correttivo” e l’intesa in Conferenza Unificata ed i documenti ivi richiamati.
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