“Il rinvio al 31 luglio per l’approvazione della nuova contabilità economico-patrimoniale dei Comuni dimostra la buona volontà del governo. Noi sindaci l’apprezziamo. Ma la scadenza per il bilancio consuntivo, di cui la nuova contabilità rappresentava un allegato, resta un problema. I Comuni non sono in ritardo per loro responsabilità: se la maggior parte dei Comuni non è riuscita ad approvare il rendiconto entro il 30 aprile vorrà dire qualcosa. Non siamo diventati tutti indisciplinati”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, durante la conferenza Stato città, in cui il governo ha annunciato il rinvio della scadenza per l’approvazione della nuova contabilità.
“Non è una misura sufficiente – spiega il rappresentante dei sindaci italiani - perché il consueto iter di approvazione dei rendiconti è stato bloccato dalla nuova norma sulla predisposizione degli allegati di contabilità. Ora anche per i consuntivi deve essere previsto un rinvio, o almeno un rinvio dell’applicazione delle sanzioni da parte dei prefetti”. Una discussione su questo era già stata sollecitata dall’Anci con una lettera del presidente Decaro al ministro dell’Interno Marco Minniti.
“Le difficoltà dei Comuni sono oggettive e difficilmente aggirabili – conclude Decaro -. La contabilità economico-patrimoniale, che deve essere inserita nei rendiconti 2016 e costituisce un’assoluta novità per le amministrazioni comunali, comporta infatti non solo procedure molto complesse per gli uffici, ma anche grosse difficoltà legate ai software non ancora adeguatamente aggiornati. La generale carenza di personale completa un quadro decisamente problematico. Riteniamo il rinvio del termine per l’approvazione del rendiconto non solo necessario ma doveroso”.
Fonte: ANCI
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