La Conferenza delle Regioni ha dato parere positivo in Conferenza Stato-Regioni del 25 maggio alla direttiva sul lavoro agile del ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, e cioè alla possibilità per i dipendenti della pubblica amministrazione di svolgere parte delle mansioni di lavoro non in ufficio ma da remoto o con il telelavoro.
Massimo Garavaglia, coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni (assessore all'Economia della regione Lombardia) spiega che “sul lavoro agile diamo l'ok", e aggiunge: “noi in Lombardia abbiamo già iniziato, è molto interessante”, aggiunge Garavaglia facendo riferimento all'opportunità contenuta nella direttiva di svolgere lavoro da casa o comunque fuori dall'ufficio.
Quindi dopo il parere favorevole da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome alla direttiva del ministro Madia sul cosiddetto "lavoro agile".
Il ministro della P.A. Marianna Madia così annuncia: "A questo punto sono pronta a firmare la direttiva e penso che sia una sperimentazione importante nella pubblica amministrazione. I tempi per l'entrata in vigore sono immediati, visto appunto che si tratta di una direttiva che dovrà essere formalizzata solo da me, cosa che farò in tempi rapidissimi”.
“Ci saranno dei passaggi formali successivi, ma insomma io a questo punto, con il parere favorevole, la posso subito adottare", aggiunge Madia: "Noi abbiamo fissato la percentuale al 10% in ogni amministrazione, ovviamente è un valore facoltativo, nel senso che è il dipendente che deve farne richiesta, quindi se nessuno lo chiederà non ci sarà lavoro agile”.
Il lavoro agile sarà inoltre "oggetto di valutazione nell'ambito dei percorsi di misurazione della performance organizzativa e individuale all'interno delle amministrazioni pubbliche".
Nella direttiva è previsto che non ci saranno “penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera”.
Alla direttiva saranno allegate le linee guida per aiutare le amministrazioni ad adeguarsi alle novità: telelavoro, smartworking, ma anche convenzioni con asili nido e scuole dell'infanzia e altri servizi di supporto alla genitorialità (come campi estivi).
“Entro trenta giorni” dall'adozione della direttiva sul lavoro agile nella P.A “è costituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri un gruppo di monitoraggio di durata biennale”.
La cabina di regia dovrà “fornire supporto alle pubbliche amministrazioni destinatarie della direttiva nella fase di sperimentazione delle misure"; "monitorare e verificare l'attuazione”; e “formulare eventuali proposte per la modifica o integrazione della direttiva”.
Fonte: Regioni.it
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