Arriva anche la possibilità di riservare il 20% del turn over alle promozioni interne senza concorso nell’ultima versione della riforma del pubblico impiego, approvata venerdì dal Consiglio dei ministri insieme al decreto che rivede le regole per la valutazione dei dipendenti e la distribuzione dei “premi” di produttività. Tra le novità dell’ultima ora, poi, è da segnalare un ritocco ulteriore alle tutele per i lavoratori colpiti da sanzioni disciplinari, accanto a quella già scritta nella versione approvata a febbraio in prima lettura che rivede l’articolo 18 limitando a 24 mensilità l’indennizzo da assicurare al lavoratore che si vede reintegrato dal giudice dopo un licenziamento. La nuova norma scritta nell’ultimo testo dà un compito ulteriore ai giudici, che quando incontreranno una sanzione viziata da «difetto di proporzionalità» potranno rimodularla, tenendo conto della gravità del comportamento e dell’interesse pubblico violato, e non limitarsi ad annullarla per far eventualmente ripartire la partita. Resta fermo il principio per cui le violazioni formali o lo sforamento dei termini intermedi non possono far cadere il procedimento disciplinare, che dovrà però rispettare il «termine finale di conclusione» di 120 giorni.
Inizia così l'articolo di Gianni Trovati dal titolo Il 20% del turn over alle promozioni interne pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
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