La stagione della contrattazione collettiva nazionale di lavoro è stata sostanzialmente aperta dalla intesa stipulata lo scorso 30 novembre tra il Governo, nella persona del ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, e le maggiori organizzazioni sindacali. Il traguardo del rinnovo dei contratti nazionali, che ricordiamo sono scaduti alla fine del 2009, quindi 7 anni fa, non sarà però raggiunto prima della fine della primavera/inizio dell’estate del 2017, cioè il periodo in cui dovrebbe entrare in vigore la riforma del lavoro pubblico che si vuole realizzare con la riscrittura del D.Lgs. n. 165/2001. L’intesa infatti prevede che il rinnovo dei contratti nazionali e la riforma del pubblico impiego camminino di pari passo, confermando la necessità della revisione del dettato normativo per adeguarlo alle nuove scelte del Governo e alle richieste delle organizzazioni sindacali.
Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo Verso il rinnovo dei contratti nazionali.
Vedi anche il post Accordo sugli statali legato al destino della riforma Madia.
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