“Un giudizio positivo per quanto riguarda l’attenzione nei confronti dei piccoli comuni che grazie a questo intervento avranno la possibilità di avere una perequazione meglio distribuita e più equilibrata del Fondo. Questa modifica consente all’intero sistema dei comuni di avere una redistribuzione più sostenibile sotto il profilo economico, facilitando l'applicazione a regime dei fabbisogni standard”. Lo ha detto il sindaco di Chieti e vicepresidente Anci Umberto Di Primio al termine della Stato Città svoltasi oggi (14/07/2016) al Viminale e nel corso della quale è stata approvata l’integrazione dell’accordo del 24 marzo 2016 relativo al Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2016.
Il provvedimento, infatti, conferma quanto previsto nell’accordo del 24 marzo u.s. circa la necessità di prevedere un’integrazione di risorse volte rafforzare il correttivo statistico già utilizzato per il riparto della quota perequativa del Fondo di solidarietà comunale 2016, basata sulla differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard. La richiesta era stata formulata dall’Anci al fine di mitigare, anche per il 2016 e pur in presenza di una metodologia ulteriormente perfezionata ma ancora da rivedere, l’impatto delle patologie redistributive già riscontrate nel 2015 in fase di prima applicazione del meccanismo perequativo, che avevano penalizzato in misura eccessiva in particolare i comuni di piccola e piccolissima dimensione.
Tali somme saranno ripartite in base ai criteri contenuti nel medesimo correttivo statistico utilizzato per la quota perequativa dell’FSC 2016.
Le risorse derivano principalmente dallo svincolo delle economie (circa 15 milioni di euro) derivanti dal parziale utilizzo delle somme stanziate per il ristoro del minor gettito TASI sull’abitazione principale stimato ad aliquota di base, nonché dalla quota inutilizzata (circa 11 milioni di euro) degli accantonamenti per rettifiche a valere sull’FSC 2015.
Sul sito dell'Ifel sono pubblicati i dati del contributo spettante a ciascun comune.
Fonte: ANCI
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