Il piano delle azioni positive in materia di parti opportunità previsto dall'articolo 48 del Dlgs 198/2006 costituisce un presupposto fondamentale per garantire la legittimità delle assunzioni di personale (anche per mobilità) e la sua predisposizione non può essere effettuata successivamente sostenendo di avere comunque salvaguardato i principi che tale documento mira a tutelare.
È quanto ha sancito recentemente la Corte dei conti del Veneto, in sede di controllo, sulla base dell'esame della relazione Siquel al rendiconto 2013 di un ente, con una pronuncia (la deliberazione n. 531/2015) che è stata anche trasmessa alla locale procura per la valutazione dei profili di eventuale competenza.
Inizia così l'articolo di Marco Rossi dal titolo No alle assunzioni se manca il piano per le pari opportunità pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
Qui il link alla deliberazione n. 531/2015 della Corte dei conti del Veneto.
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