Il Disegno di legge di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, recentemente approvato in prima lettura dal Senato (AS 1577), ora all’esame della Camera dei Deputati (AC 3098), prevede l’abolizione della figura del Segretario comunale. Nel corso dell’iter parlamentare l’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, Unione Regionale del Lazio, ha ritenuto opportuno avviare una riflessione sul ruolo di questa figura in ottica comparata.
Per tali motivi è stata finanziata una ricerca, svolta dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli studi di Bologna dal titolo “Segretari in Europa”, i cui risultati appaiono interessanti anche alla luce delle nuove previsioni del DDL di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione in materia di dirigente apicale.
La ricerca ha riguardato le figure istituzionali assimilabili a quella del segretario, utilizzando i modelli di decentramento degli ordinamenti giuridici di matrice occidentale (in particolare quello francese-napoleonico al quale appartiene l'Italia).
Il progetto è stato sviluppato da un gruppo di studiosi qualificati che da anni si dedicano allo studio del governo locale in chiave comparata e al diritto straniero di uno o più Paesi coinvolti. Sono stati coinvolti alcuni studiosi stranieri, i quali hanno contribuito alla ricerca apportando la loro notevole esperienza acquisita e riconosciuta, sia a livello nazionale che internazionale, con riferimento alle attività di ricerca pura, ma anche con l’esperienza maturata a seguito di collaborazione e di incarichi con gli enti locali.
I risultati della ricerca saranno presentati nel convegno che si terrà mercoledì 10 giugno a Roma.
Quali sono gli obiettivi della ricerca “Segretari in Europa”?
La ricerca si pone i seguenti obiettivi:
- fornire le nozioni fondamentali sull’organizzazione, la disciplina normativa, le competenze, il funzionamento e il modo di operare delle figure professionali assimilabili al segretario comunale e provinciale in alcuni Paesi europei (prioritariamente: Francia, Spagna e Belgio);
- descrivere il quadro comparativo di riferimento del governo locale in Europa, alla luce del mutato contesto economico e politico per comprendere meglio le riforme istituzionali che hanno interessato anche altri ordinamenti giuridici e hanno inciso sulla struttura del governo locale e sul rapporto tra politici e funzionari;
- offrire gli strumenti tecnico-giuridici di base per fare chiarezza e aiutare chi (legislatore, associazioni di settore, ecc.) cerca nei modelli politico-burocratici diversi da quello italiano la fonte di ispirazione per modificare o migliorare l’assetto organizzativo e funzionale interno.
I referenti della ricerca
I referenti della ricerca sono stati il prof. Lucio Pegoraro, professore ordinario di Diritto pubblico comparato, Università di Bologna e la prof.ssa Giorgia Pavani, professore associato di Diritto pubblico comparato, Università di Bologna.
Il progetto ha potuto contare, in fase iniziale, su alcuni singoli studi intrapresi dai referenti nell’ambito del più complesso tema di ricerca sul governo locale in chiave comparata confluito nei volumi G. Pavani, L. Pegoraro, Municipi d’occidente. Il governo locale in Europa e nelle Americhe, Donzelli, 2006, tradotto anche in castigliano dall’Universidad Libre de Colombia nel 2008 e H. Kudo, G. Ladu, L. Pegoraro, Municipi d’oriente. Il governo locale in Europa orientale, Asia e Australia.
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