No War - Palazzo Savelli sede del Comune di Rocca Priora (Roma)

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venerdì 6 febbraio 2015

Il resoconto del seminario del 6 febbraio a Torino dal titolo "Il segretario comunale e provinciale: linee di riforma" pubblicato in diretta blog

In questa pagina è possibile vedere il resoconto, fatto in diretta blog, del seminario svolto oggi a Torino presso il Campus Luigi Einaudi, dal titolo Il segretario comunale e provinciale: linee di riforma. Il resoconto è a cura di Luca Costantini.

Ore 11.08 La prima notizia è che il Sen. Pagliari è presente.
Ore 11.15 Il seminario ancora non è iniziato.
Ore 11.20 Inizia il suo intervento il Prof. Rosario Ferrara.
Ore 11.24 Prof. Ferrara La professione del Segretario comunale è a tutti nota e cara. Difficile riformare la Pubblica Amministrazione partendo dagli operatori piuttosto che dalle strutture. Prima si dovrebbe incidere sui comuni polvere e sulle strutture più in genere. Non andrebbero fatti discorsi ideologici. L’abolizione delle province forse è stata frettolosa.
Ore 11.30 Interviene Maria Concetta Giardina. Spiega che rappresenta l'associazione Vighenzi e parla dell'associazione. Spiega che è trasversale ai sindacati e che comunque lei rappresenta Unadis.
Ritiene che la professione sia poco conosciuta e vada spiegata cosa che viene fatta nel manifesto ideato promosso da Vighenzi. Negli ultimi anni hanno molto potenziato il ruolo di prevenzione della corruzione e garanzia. È il primo collaboratore del sindaco. Il manifesto è stato sottoscritto da molte personalità. Spiega anche il percorso d'accesso e di continua formazione.
Punti di forza e criticità della categoria. Punto di forza è l'accesso in carriera, altamente selettivo. Come importante il continuo percorso formativo per progredire di carriera. Cominciando dai piccoli comuni poi il segretario acquisisce una preparazione trasversale. I segretari sono anche molto flessibili. Ciò permette di svolgere funzione antitetiche: attuazione programma e garanzia. Ruolo quest'ultimo potenziato di recente.
Ore 11.35 Continua Maria Concetta GiardinaPunti di debolezza. La responsabilità derivante sul segretario dal ruolo di responsabile della prevenzione della corruzione sono pesanti e il fatto che la politica non è soggetta alla normativa non aiuta. Nella normativa che riguarda le società private responsabile è la Società. Altre debolezze sono la mancanza di motivazione per la mancata conferma e per la nomina. Conciliare anticorruzione e attuazione del programma è difficile ma possibile. E’ un aspetto di criticità.
Ore 11.40 Continua Maria Concetta GiardinaCriticità ulteriore è il massiccio ricorso al convenzionamento e le fasce professionali che oggi sono anacronistiche
Ore 11.44 Continua Maria Concetta GiardinaCome può conciliarsi lo Spoil system con la garanzia e la prevenzione della corruzione. Legare la carriera dei dirigenti alla politica porta ai casi di corruzione. Il problema è comune a tutta la dirigenza. Albo a esaurimento e facoltatività della figura è un licenziamento senza causa. Deve esser data una via di uscita. Il segretario ha tutte le caratteristiche che si dice la nuova dirigenza deve avere.
Ore 11.50 inizia l'intervento Alfredo Ricciardi.
Ore 11.55 Ricciardi si presenta. Rappresentante del sindacato più rappresentativo. Parte dalla riforma della pubblica amministrazione. Esigenze più pressanti: legalità e efficienza. Argomenta i due aspetti e l'importanza di equilibrio fra i 2 aspettiLa dirigenza è uno degli elementi per raggiungere i due elementi. Il dirigente deve garantire i due aspetti e esserne responsabile. Questo è un passo di maturazione necessario. 
Ore 12.00 Continua Alfredo RicciardiLa dirigenza di vertice che non può mancare. Il vertice è necessario in ogni organizzazione. Nel comune ci sarà un vertice politico e un vertice amministrativo per rispettare la separazione fra gestione e indirizzo. La legge delega abolisce nello stato la dirigenza generale ma non la funzione. 
Ore 12.05 Continua Alfredo RicciardiNegli enti locali non esiste la dirigenza su due livelli. C'è il segretario, figura continuamente discussa e contraddittoria. La riforma abolisce il segretario ma non individua la figura di vertice. La riforma mina il principio di separazione perché il sindaco sarebbe vertice politico/amministrativo. Gli emendamenti del relatore riportano il vertice ma si deve discutere sul vertice che deve garantire efficienza e legalità. L’Italia può lasciare all'autonomia di ogni ente l'organizzazione sulla legalità?
Ore 12.06 Inizia l'intervento il Sen. Pagliari.

Ore 12.10 Il Sen. Pagliari. Le analisi del ddl possono essere varie. Un filo conduttore esiste che può anche non essere condiviso. Ipotizzare il ruolo unico disegna un contesto di fungibilità. Vengono meno le fasce ministeriali e viene meno il ruolo del segretario. La delega prevede la soppressione dell’albo. La funzione cambia. 

Ore 12.15 Continua il Sen. PagliariScompare il ruolo di controllo o autonomia? Il controllo va rivisto non deve essere formale. La riforma va completata. Il controllo sarà diversamente esercitato da altro dirigente. Autonomia. È tema che segna il passo per le norme ma anche per i politici e i tecnici per come svolgono il ruolo.
Ore 12.20 Continua il Sen. PagliariDice di non aver ascoltato opposizioni di merito sulla delega che sarebbero utili. Le prospettiva che avete sono prospettive di battaglia contro abolizione. Spiega gli emendamenti presentati. Nella delega coordinamento e controllo è presente negli enti piccoli
Ore 12.21 BRUSIO IN AULA!
Ore 12.22 Conclude il Sen. Pagliari. La scelta è abolizionistica. La scelta da fare è se opporsi o collaborare.

Ore 12.23 Inizia il dibattito

Ore 12.24 Interviene Ciro Mennella Segretario di 2 piccoli comuni. Chiede lo stralcio della parte che riguarda i Segretari comunali e l'inserimento della riforma nella riscrittura della carta delle autonomie.

Ore 12.24 Interviene Giampiero Vangi. Manca la risposta del relatore a osservazioni di Ricciardi e Giardina. La riforma porta allo strapotere della politica. La riforma porta a mafia capitale. Chi è andato in galera? I dirigenti nominati dalla politica. Cosa significa albo ad esaurimento, perché dobbiamo esservi ricompresi? Vogliamo parità di trattamento.
Ore 12.30 Interviene Giulia Deste. Perché reintrodurre i direttori. Hanno fallito. Dov'è la meritocrazia. Dov'è il passaggio meritocratico.
Applausi agli ultimi due interventi.
Ore 12.35 Interviene Fedeli Stefano. Siamo funzionari non dirigenti. Discorso del relatore è da senatore e non da professore. Non vogliono il dialogo. I segretari sono aperti al dialogo. Come si può proporre la scelta fiduciaria? Come può garantire imparzialità? Perché la delega mortifica la formazione? 
Ore 12.40 Intervento di una collega La scelta è pesante. La collega è segretaria in 2 piccoli comuni. Il segretario lì fa tutto. Ribadisce accesso tramite concorso. Dichiara accanimento contro la categoria. Non sono state date spiegazioni. Chiede almeno mobilità decente verso tutti gli enti pubblici. Chiede risposta verso il futuro lavorativo.
Ore 12,45 altro collega interviene. Non essendoci margine su abolizione chiede rassicurazioni su passaggi fra le fasce dirigenziali (centrali e locali)
Ore 12.50 Interviene Cotugno Segretario del comune di Biella. La questione non è personale. La relazione di Ricciardi conteneva temi di merito ma non si è risposto. Come la riforma mantiene il distinguo fra politica e gestione? La mancanza della figura di vertice lede la distinzione. Il ruolo unico non fornisce garanzie.
Ore 13.00 Interviene Morra Paolo segretario comune 40.000 abitanti.  Il senatore ha spiegato la volontà del governo.  Non deve passare il messaggio salvateci. Il discorso è doveroso. Noi vogliamo continuare a operare nei comuni. La riforma deve fare uscire una figura che garantisca gli enti.
Ore 13.05 Riprende la parola il Sen. Pagliari. Cercherà di essere più chiaro. Il relatore non è il governo. Può sembrare una via di fuga ma non lo è. Questa è una riforma non una modifica dell’ordinamento vigente. Si possono contestare i presupposti ma è la linea della riforma che potrà anche fallire. Il processo è futuribile. Il dialogo non può arrivare a sopprimere il comma 4. La riforma deve andare avanti, è necessario un modello diverso. 
Ore 13.08 Continua Pagliari. Il punto di confronto sono i correttivi. Saranno i parlamentari a decidere se ci sarà abolizione. Ora invece si può discutere un correttivo dell’impostazione. Ci deve essere più spazio per la tecnica e meno per le recriminazioni.
Si apre un battibecco fra una collega e il relatore che pacatamente la richiama alla calma. 
Ore 13.10 Continua PagliariDa tecnico l’ipotesi ha una sua logica complessiva. Lo sforzo deve tendere dalla presa d’atto realistica. Si deve trovare ragionevole soluzione che non deve essere la piena soddisfazione delle proprie istanze. La soluzione può esserci e va trovata.
Ore 13.30 Interviene Ricciardi. I sindacati cercano il dialogo. Non cerchiamo ricollocazione ma il salvataggio delle posizioni lavorative è importante. La sezione ad esaurimento fa ricadere sui segretari l’onere di trovare collocazione. Non si è voluto affrontare il problema.
Ore 13.35 Interviene il Prof. Cavallo Perin. Il momento di confronto concesso è stato importante. Fa un excursus storico della figura. Una volta figura era esonerabile ad nutum più notarile e libero professionista. Solo nel 800 c'è stabilizzazione del rapporto di lavoro. Excursus continua fino ai giorni nostri. 

Il governo ora ritiene di far finire 240 anni di storia. Ci si può contrapporre o dialogare. Le riforme possono non aver successo. La scelta del governo è un capriccio oppure no. Se è un capriccio finirà se non lo è la cosa diventa seria e va affrontata perché l’altra parte ha le sue ragioni. Tutte le categorie sono criticabili.

Ore 13.36 continua Cavallo Perin. Rispetto ai 240 anni di storia si può dire che il quadro è mutato. Oggi i comuni hanno una posizione diversa, oggi il ruolo dei comuni è diverso. Ci so le regioni, le province che sono entrambe in difficoltà e l’Unione europea. La riforma dovrebbe partire da qui. I comuni sono cambiati. Alcuni comuni pesano molto altri, quelli polvere, poco. 
Ore 13.45 continua Cavallo Perin. La crisi di finanza pubblica incide. Il sindaco senza denaro è in difficoltà e ciò  si scarica sulla struttura. Oggi lo scontro non è solo politica dirigenza ma anche centro periferia. Non si può non vedere il dato di fatto. Un suggerimento c'è stato. 
Il punto minimo è meglio definire la funzione necessaria. Quali sono le funzioni necessarie. Delle due funzioni garanzia e efficienza quale scegliere. Non è detto che sommarle sia positivo. Spingendo su apicalità c'è più concorrenza. Sulla legalità c'è più specificità è presente meno concorrenza ma ci sono difficoltà. Quale aspetto si vuole scegliere? 
Piccola critica. La certezza della norma scritta non è il periodo della massima cultura!
Non deve esserci eccesso di fiducia nelle norme. La politica patisce questo atteggiamento. Bisogna porre più attenzione ai principi stabiliti nella norma. I segretari devono aiutare i comuni.
Ore 13.50 Seminario concluso.
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Al seminario hanno partecipato, oltre ai Professori Rosario Ferrara e Roberto Cavallo Perin, anche il Segretario Nazionale dell'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali, Alfredo Ricciardi, il Presidente dell'Associazione Vighenzi, Maria Concetta Giardina ed il relatore al DDL 1577 di riorganizzazione della PA Sen. Giorgio Pagliari.
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Il seminario rappresenta un appuntamento importante per la categoria, in questa delicata fase di discussione del DDL 1577 che prevede l'abolizione della figura del Segretario comunale.
Grazie alla disponibilità del caro amico e collega Luca Costantini, abbiamo cercato su questo blog di fornire notizie tempestive sull'andamento del seminario. Luca, presente all'evento, mi ha inviato passo dopo passo le dichiarazioni dei partecipanti che ho riportato nel blog. 
Si tratta della prima volta che ci siamo avventurati in una simile iniziativa, proprio per l'importanza dell'evento, quindi ci scusiamo per qualunque errore o inconveniente.

4 commenti:

  1. E' iniziato il seminario?

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  2. scusate più che un convegno è stato il funerale per I segretari ,la cronaca di una morte annunciata che a breve sarà effettiva....
    tanti intervento .ognuno per conto proprio, denotano l'assenza di una strategia unitaria necessaria almeno ad avere garanzie .
    non vogliono la categoria dei segretari ,questo si era capito,il mio dubbio che ormai è quasi certezza è che vogliono che I segretari finiscano sotto un ponte.....
    a questo punto rimane da sperare nell'approvazione di un qualche emendamento che limiti I danni e appellarci al capo dello stato ma unitariamente evidenziando che questa riforma mira a rendere la p.a. al servizio del politico di turno e non della comunità.

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  3. dimenticavo
    l'appello va fatto per avere quelle garanzie che tutti nel pubblico impiego hanno.....

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