Venerdì 7 marzo, a Firenze, Legautonomie ha riunito gli amministratori ed esperti di finanza locale per fare il punto sui nodi principali che sul piano finanziario e fiscale investono il sistema delle autonomie, fornire indicazioni operative e proposte utili per il confronto istituzionale, e fare una valutazione sulle novità introdotte dal decreto enti locali.
Sul sito di Legautonomie c'è il resoconto e sono pubblicati alcuni interventi del Convegno.
Particolarmente interessante il contributo di Marcello Degni, Scuola nazionale di Amministrazione (SNA), "La strada complessa dell'armonizzazione" dove si può leggere, tra l'altro, in tema di controlli: "Un controllo collaborativo. La questione è emersa in molte delle considerazioni fino ad ora svolte. Ciò che manca e servirebbe moltissimo è una forma di controllo per aiutare l’ente territoriale a risolvere i problemi, ad avere suggerimenti, apporti di esperienza. Le richieste cui si è chiamati a rispondere riguardano invece principalmente adempimenti formali oppure, con grande intensificazione negli ultimi anni, controlli di natura finanziaria, svincolati da ogni confronto: la spesa del personale deve essere inferiore a quella dell’anno precedente; è necessario ridurre quella categoria di spesa corrente di una certa percentuale rispetto ad un anno di riferimento; va fissato un fondo in bilancio pari ad una predefinita percentuale dei residui e cosi via. Questo approccio deresponsabilizza la struttura amministrativa e fa perdere di vista la realizzazione del programma, il conseguimento dell’obiettivo. Dobbiamo ribaltare la metodologia. Il controllo sia interno che esterno, e penso principalmente alla corte dei conti, deve essere spostato sul risultato. Le norme già esistono, anche ridondanti in molti casi. Si tratta di renderle effettive, adeguando comportamenti e strutturando relazioni e basi informative in modo adeguato".
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