Il garante della Privacy stoppa la ministra Bongiorno sulle impronte digitali per i lavoratori statali. La rilevazione biometrica attraverso le impronte digitali e l’utilizzo di telecamere per combattere il fenomeno dell’assenteismo dei dipendenti pubblici, i cosiddetti “furbetti del cartellino”, secondo Antonello Soro «andrebbe riformulata» in quanto «incompatibile con la disciplina europea» ed anche per la sua «intrinseca contraddittorietà». Durante l’audizione davanti alle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro della Camera a riguardo del disegno di legge Concretezza. Approvato dal Senato il 6 dicembre, prevede un giro di vite contro l’assenteismo nel pubblico impiego: si supera il vecchio badge sostituiti da controlli biometrici dell’identità usando le impronte digitali (l’identificazione facciale o dell’iride sarebbe troppo costosa) e sistemi di videosorveglianza.
Inizia così l'articolo pubblicato sul manifesto dal titolo Impronte digitali per gli statali, il garante boccia Bongiorno: non rispetta le norme europee. I sindacati: il ministro faccia marcia indietro.
Vedi anche il post Audizione del Garante Privacy sul DDL concretezza.
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