Prendi uno e paghi due. Banalizzo, ma sarà così nel futuro "mercato della dirigenza" pubblica italiana. Alle amministrazioni, quindi anche ai Comuni, sarà consentito fare un concorso per acquisire il dirigente più consono alle funzioni da ricoprire, se il dirigente in carica non avrà raggiunto gli obiettivi posti al suo incarico, o se avrà raggiunto il limite massimo di anni di incarico presso l'amministrazione. Peccato che toccherà al Comune pagare anche il dirigente "in uscita", finché questi non avrà trovato un nuovo incarico. Si paga il doppio! Modello sostenibile, forse, per le grandi amministrazioni centrali dello Stato, non per gli Enti locali, con bilanci "magri" per natura e quasi esangui dopo la cura dimagrante dei tagli di spesa imposti da Monti, Letta e Renzi.
Inizia così l'articolo di Guido Castelli Sindaco di Ascoli Piceno e Presidente dell'Ifel Con la riforma della dirigenza pubblica i Comuni pagheranno il doppio.
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