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mercoledì 23 dicembre 2015

Le proposte Anci per il "Milleproroghe"

L’ANCI auspica che, nel corso dell’esame da parte del prossimo Consiglio dei Ministri del provvedimento recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, possano essere inserite alcune proposte che attengono a ‘’questioni molto importanti e urgenti per i Comuni’’. 
A tal fine il ‘pacchetto’ di proposte dell’Associazione è stato inviato al Sottosegretario Claudio De Vincenti e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Alcune delle proposte normative riguardano temi già oggetto dell’incontro della settimana scorsa tra il Ministro Alfano e l’ANCI, come per esempio la sospensione dei termini per le gestioni associate dei piccoli Comuni, su cui si era riscontrata una condivisione di intenti.

Per una reale ed efficace costruzione dei processi associativi che l’ANCI sostiene da sempre, occorre infatti un quadro normativo incentivante, premiale e semplificato. La richiesta di sospensione nasce quindi dalle forti criticità tuttora esistenti e che non hanno prodotto i risultati auspicati dal legislatore. Altra richiesta, fra le tante inserite in questo ‘pacchetto’, è quella finalizzata a consentire la possibilità per le Province e le Città metropolitane di provvedere alla stipula dei contratti di lavoro a tempo determinato oltre il termine previsto, da ultimo, dal DL 78/2015, per le per le strette necessità connesse alle esigenze di continuità dei servizi che rientrano nelle loro funzioni fondamentali, in attesa del completamento del processo di riordino avviato dalla Legge Delrio. Tale richiesta è stata rivolta, in una lettera congiunta ANCI e Upi, anche al Ministro per la PA, Marianna Madia.

Si chiede poi la proroga dei bandi per l’affidamento della distribuzione del gas naturale per ambiti territoriali, motivata dai gravi ritardi nell’adozione dei provvedimenti attuativi da parte delle altre Amministrazioni, la sanatoria dopo il 1 novembre degli atti relativi alla normativa sulle Centrali Uniche di Committenza, la non applicabilità delle sanzioni per le violazioni del Patto di stabilità per annualità pregresse derivanti da difformi interpretazioni di norme finanziarie, la proposta di mantenere inalterata per il 2016 la quota che i Comuni accantonano per la copertura delle perdite delle società partecipate, l’ampliamento dei termini per la richiesta di contributo per gli enti in dissesto, la richiesta di disponibilità di fondi per le anticipazioni degli Enti locali in dissesto, la proroga della riscossione locale e la proroga del termine per la restituzione del questionario sui fabbisogni standard.
Rimane aperta la questione della sanatoria delle delibere relative a tributi comunali approvate oltre il 31 luglio. Su questo l’iniziativa dell’ANCI è stata tempestiva e ragionevole; sono state esplorate, tutte le strade possibili, ma quando qualche mese fa si era ottenuto il risultato in Parlamento, il Governo è intervenuto. E’ giusto però allo stato attuale che l’ANCI faccia presente che l’inserimento sino al passaggio alla Camera della sanatoria ha ingenerato una legittima aspettativa negli enti interessati e che forse è opportuno un supplemento di riflessione.
L’importante è che i Comuni siano messi nelle condizioni di poter approvare i bilanci nei tempi corretti e per questo è indispensabile che le Amministrazioni centrali rispettino i tempi di adozione.

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