Sì alla fase ponte di tre anni prima della definitiva scomparsa della figura dei segretari comunali ma «no» alla possiblità di reclutarle fuori dal ruolo unico della dirigenza per le grandi città. Le indicazioni sono contenute nel parere espresso dalla commissione Bilancio del Senato sui primi sei articoli della delega Pa sulla quale ieri sono cominciate le votazioni in Aula. Tra le condizioni fin qui poste dalla "Bilancio", anche sulla base dei rilievi mossi dalla Ragioneria generale su alcuni degli emendamenti approvati dalla commissione Affari costituzionali, ci sono la soppressione della clausola che prevedeva il superamento degli automatismi del percorso di carriera dirigenziale e della misura con cui veniva prevista la confluenza nel ruolo unico della dirigenza anche del personale delle Camere di commercio.
Inizia così l'articolo pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA di Marco Rogari dal titolo Riforma Madia, c'è l'intesa al Senato sui segretari comunali.
Qui il link al resoconto della seduta di ieri della Commissione Bilancio del Senato.
Si ricorda che erano stati espressi dubbi, ora superati, sulla norma approvata in Commissione da parte del Viceministro Morando (si veda in proposito il precedente post I Dirigenti apicali sono più onerosi dei Segretari comunali? Vicini all'apoteosi della follia).
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