Nelle more dell’esame da parte del Parlamento della proposta governativa di delega per la riforma della pubblica ammnistrazione, provvedimento che mette in discussione la stessa sopravvivenza dei segretari comunali e provinciali, vi sono numerose novità che toccano direttamente questa categoria. Esse discendono dalla applicazione di nuove disposizioni, in particolare dettate dal d.l. n. 90/2014, con riferimento ai diritti di rogito, e da riflessioni sulla applicazione di altre disposizioni, con specifico riferimento alla legge di stabilità del 2014 in materia di abrogazione del divieto della c.d. reformatio in peius del trattamento economico, e delle norme del contratto collettivo nazionale di lavoro, con specifico riferimento alle modalità di calcolo della popolazione nel caso di comuni in convenzione.
Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo Segretari comunali sempre più nelle nebbie, su La Settimana degli enti locali, pubblicato dall'Associazione Vighenzi sul proprio sito.
Qui il link all'articolo integrale.
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