Il suo nome è associato alla Guida Normativa per l’amministrazione locale, che fondò e diresse per molti anni da solo, poi in tandem con il figlio Riccardo. Ma Fiorenzo Narducci, morto a Pescia dove risiedeva il giorno di Capodanno a 94 anni, ha rappresentato molto di più per l’Anci. Aveva infatti svolto per anni un instancabile lavoro di tessitore nelle trattative per la definizione delle leggi sulle autonomie locali, ed era stato pioniere nel concepire servizi di consulenza ai Comuni. Un rapporto che gli è valso il riconoscimento della medaglia d’oro da parte dell’Associazione.
Arrivato nell’Associazione sul finire degli anni 70, quando era già segretario generale del Comune di Prato, e l’Anci molto diversa da quella di oggi, Narducci insieme con Ermanno Pianesi, allora Segretario generale del Comune di Perugia ed Ivo Giuliani funzionario della sezione Enti locali del partito Comunista, costituì ‘il pacchetto di mischia’ con cui vennero affrontate le delicate trattative con il governo, in anni cruciali per la finanza locale, con i primi provvedimenti che segnavano il passaggio al sistema della finanza da trasferimento. Si trattava di spuntare il massimo in favore degli enti locali. Di quel terzetto, Narducci fu sicuramente l’esperto dotato di maggiore visione organica, in grado al primo colpo e senza concessioni di indicare i punti chiave nel confronto con il governo; anche se la partita allora si giocava soprattutto con la Direzione centrale della Finanza locale del Viminale, diretta da Antonio Giuncato, un’altra figura fondamentale con la quale Narducci ebbe un rapporto, ricambiato, di stima e rispetto.
Questa capacità non comune Fiorenzo Narducci seppe sfruttare al meglio nell’avventura editoriale della Guida Normativa, che a partire dal 1986 rappresentò il fiore all’occhiello del suo rapporto con il mondo degli amministratori locali. Una sorta di status symbol per tutti i funzionari e dirigenti comunali, che facevano a gara per avere la Guida in bella mostra sulle scrivanie. Ma Narducci non fu solo questo per Anci. Sotto la presidenza di Riccardo Triglia nel 1986, insieme a Pianesi, presentò un progetto ‘sperimentale’ di consulenza che l’anno seguente sarebbe diventato il servizio di Anci Risponde, gestito dal 1987 da Ancitel. In anni in cui tutto il mondo dell’associazionismo scopriva la necessità di un dialogo continuo con gli associati, questa idea di Narducci rappresentò una vera novità strutturale, un servizio non più sporadico ma continuo, uno dei suoi contributi più importante al mondo dei Comuni e delle autonomie locali.
Fonte: ANCI
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