Riguardo ai tributi comunali, la tutela della privacy può prevalere sul diritto di accesso civico gemeralizzato. In tal senso si è pronunciato di recente il Garante della protezione dei dati personali con il parere del 14 giugno 2018. Ricorrendo all'istituto del «accesso civico generalizzato» in base all’articolo 5, comma 2, del Dlgs 33/2013, un cittadino aveva chiesto a un Comune copia autentica delle dichiarazioni e dei pagamenti Imu-Tasi-Tassa rifiuti effettuati da determinate persone.
Il Comune, in primo luogo, negava l'accesso per ragioni di tutela della privacy delle persone interessate. L'istanza non era accolta anche perché, secondo il Comune, era stata avanzata per ragioni personali del richiedente essendo motivata «al fine di difesa e di Giustizia, a tutela dei propri diritti in quanto cittadino di Cosenza […]».. A seguito della richiesta di riesame avanzata dal soggetto istante, il Comune ha chiesto un parere al Garante della protezione dei dati personali come previsto per legge.
Inizia così l'articolo di Roberto Lenzu dal titolo Tributi comunali, la privacy impedisce l’accesso civico ai dati personali pubblicato sul Sole 24 ore enti locali & PA.
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