“Oggi abbiamo portato l’attenzione sui piccoli comuni in particolare puntando l’attenzione sulla Legge Realacci che deve essere finanziata sulle spese di investimento in maniera cospicua. In tal senso la nostra richiesta è di 100 milioni che significherebbe circa 20 mila euro per ogni comune italiano. Pensiamo inoltre che sia necessaria l’eliminazione fino a 5mila abitanti del turnover, oggi invece fino a 3mila abitanti. Infine, abbiamo richiesto misure di semplificazione sulle regole applicate sui diversi comuni poiché crediamo che sui piccoli comuni sia necessaria una forte semplificazione”. Così il vicepresidente vicario Anci e sindaco di Valdengo Roberto Pella al termine dell’audizione presso le commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato avente per oggetto la Legge di Bilancio.
“Fondamentale – ha continuato Pella - la tematica legata al rilancio dei territori. Le proposte inserite nella Legge Realacci devono essere concretizzate con decreti attuativi anche dal punto di vista della sostenibilità economica”.
“Se vogliamo iniziare il controesodo – ha detto il coordinatore nazionale Anci dei piccoli Comuni e sindaco di Cerignale Massimo Castelli – e dare speranza ai territori in difficoltà i 100 milioni sono indispensabili e vorremmo che questa risorsa fosse sistemica e strutturale perché non possiamo perdere tempo giacché abbiamo i territori desertificati e senza un intervento concreto rischiamo di perderli. Alle spalle delle grandi città abbiamo un grande ovest da conquistare, la possibilità di ripensare uno sviluppo, un futuro. Bisogna decentrare i servizi e riportare lavoro sul territorio”.
“Naturalmente – ha concluso Castelli – l’Anci è compatta sulla visione di grandi e piccoli comuni che vogliono contribuire allo sviluppo del Paese”.
Fonte: ANCI.
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