I diritti di rogito ai segretari dirigenti che svolgono la loro attività in comuni privi di queste qualifiche, cioè la gran parte della categoria, devono essere corrisposti o no? Come sappiamo i contrasti su questa disposizione si sono aperti subito dopo l'entrata in vigore della legge di conversione del Dl 90/2014, cioè dall'agosto di tre anni fa. Ma nella gran parte delle amministrazioni, quelle che hanno calcolato queste spettanze senza liquidarle, urge una scelta visto che non si può all'infinito, dopo l'armonizzazione dei sistemi contabili, continuare a considerare una somma come avanzo vincolato.
Appare utile in questo quadro suggerire alle amministrazioni la corresponsione di questi compensi adottando forme di tutela dell'ente nel caso, invero assai improbabile, in cui si rendesse necessario il loro recupero.
Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo Segretari, sui diritti di rogito incerti meglio il pagamento con la «garanzia» di restituzione pubblicato sul Sole 24 Ore del 20 settembre 2017.
Si rinvia al precedente articolo Con le due "gemelle" del Tribunale di Pordenone salgono a 14 le sentenze che riconoscono i diritti di rogito ai segretari in enti privi di dirigenza per i testi di tutte le sentenze.
In merito poi all'indirizzo contrastante espresso dalla Corte dei Conti si veda il precedente Sui diritti di rogito ancora contrasti fra giudici e Corte dei conti.
Nella sezione del blog Rogito (attività di) è possibile consultare 150 documenti sul tema.
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