Presentati dall'Anci gli emendamenti al DL 50/2017, in molti ambiti di interesse per gli enti locali.
Spicca, per quanto interessa la categoria dei Segretari comunali, la proposta, contenuta a pag. 42 del documento, di istituire nei comuni capoluogo, nei comuni con popolazione pari o superiore a 100.000 abitanti e nelle città metropolitane la figura del dirigente apicale, figura che concentra le funzioni di direttore e segretario, con possibilità di nomina "a soggetti appartenenti alla fascia A dell’Albo dei segretari comunali e provinciali o a soggetti che negli ultimi 5 anni abbiano ricoperto l’incarico di direttore generale di enti locali o abbiano svolto funzioni dirigenziali nell’area giuridico-amministrativa". La proposta emendativa sarebbe giustificata dall'esigenza "di superare l’attuale dualismo tra segretario e direttore generale, semplificando in tal modo l’organizzazione di strutture burocratiche complesse, anche in un’ottica di riduzione dei costi del personale".
Appare evidente come la motivazione della proposta emendativa sia "fuorviante" in quanto attualmente il "dualismo" (peraltro eventuale) riguarda soltanto "i Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti" (art. 108 Tuel, come rettificato dall’art. 2, c. 186, lett. d), della L. 191/2009).
Attraverso la proposta emendativa si tenta di reintrodurre, ampliandola, la previsione contenuta nello schema di decreto legislativo attuativo dell'art. 11 della L. 124/2017, decreto mai approvato definitivamente a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 251/2016.
Ricordiamo che nella proposta di decreto mai approvato di riforma della dirigenza pubblica, la possibilità di nominare al di fuori dei Segretari comunali, era limitata nel periodo transitorio soltanto ai comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti ed alle città metropolitane (si veda il precedente post Testo del decreto legislativo sulla dirigenza pubblica ENTRATO in CdM - art. 9, co. 2 e 10, co. 3).
In argomento si veda il link L'UNSCP sulla riforma della dirigenza (1): un'introduzione sulla posizione dell'Unione.
Questa la proposta emendativa e la relativa motivazione:
1. Dirigente apicale nei Comuni con popolazione pari o superiore a 100.000 e nelle Città Metropolitane
All’art. 22 aggiungere il seguente comma:
Nei comuni capoluogo, nei comuni con popolazione pari o superiore a 100.000 abitanti e nelle città metropolitane è istituita la figura del dirigente apicale, al quale spettano le funzioni di attuazione dell’indirizzo politico, di coordinamento dell’attività amministrativa e di controllo dell’azione amministrativa. Al dirigente apicale sono conferite le funzioni previste dall’articolo 97, comma 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. L’incarico di dirigente apicale può essere conferito, con le modalità definite dall’articolo 108 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, a soggetti appartenenti alla fascia A dell’Albo dei segretari comunali e provinciali o a soggetti che negli ultimi 5 anni abbiano ricoperto l’incarico di direttore generale di enti locali o abbiano svolto funzioni dirigenziali nell’area giuridico-amministrativa.
Motivazione
La scadenza dei termini per l’attuazione della delega di cui all’articolo 11 della legge 124/2015 rende necessario comunque un intervento del legislatore che dia la possibilità ai Sindaci di Comuni Capoluogo, in quelli di maggiori dimensioni e nelle Città Metropolitane di superare l’attuale dualismo tra segretario e direttore generale, semplificando in tal modo l’organizzazione di strutture burocratiche complesse, anche in un’ottica di riduzione dei costi del personale.
Qui il link alle proposte emendative ANCI al DL 50/2017.
Vedi il successivo post Manovrina, 2.500 emendamenti: dalla web tax al prelievo sui giochi.
Vedi il successivo post Manovrina, 2.500 emendamenti: dalla web tax al prelievo sui giochi.
Curioso leggere la frase "la scadenza dei termini per l'attuazione della delega di cui all'articolo 11 della legge 124/2015" senza che vengano riportati i motivi per cui tale scadenza si è verificata...
RispondiEliminaCi vuole una bella faccia tosta per proporre una simile porcheria...
Comunque la figura apicale unica appare anche nelle unioni di comuni con le proposte di modifica all'associazionismo che riguarda i piccoli comuni. Figura apicale .....chissà a chi riferisce..
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