La sospensione dal lavoro entro 48 ore e il licenziamento entro i successivi trenta giorni dei furbetti del cartellino, è stato solo l'antipasto. La stretta sugli statali «infedeli» non si fermerà qui. Nel testo unico sul pubblico impiego, il provvedimento che il governo presenterà all'inizio del prossimo anno, le procedure semplificate per mettere alla porta i dipendenti che si macchiano di qualche colpa saranno estese. A cominciare da chi si commette reati di corruzione.
Inizia così l'articolo pubblicato sull'edizione odierna del Messaggero dal titolo Dipendenti pubblici, licenziamenti più veloci oltre che per gli assenteisti per i corrotti. È l'ipotesi a cui sta lavorando il Governo nel testo unico sul pubblico impiego.
Nessun commento:
Posta un commento