I dipendenti pubblici che svolgono attività lavorative per altri soggetti – siano esse pubbliche amministrazioni o datori di lavoro privati - e che non sono autorizzati, anche se queste prestazioni hanno natura privatistica, devono versare al fondo per la contrattazione decentrata della amministrazione datore di lavoro tutti i compensi ricevuti per questa via. Sono queste le indicazioni di maggiore rilievo contenute nella sentenza della Corte dei Conti, sezione di appello della Sicilia, n. 210/2015. Si deve sottolineare che la sanzione si aggiunge all'obbligo della irrogazione di misure disciplinari, che possono arrivare al licenziamento senza preavviso.
Inizia così l'articolo di Arturo Bianco dal titolo Personale, ai fondi decentrati tutti i compensi per attività extra non autorizzate pubblicato dal quotidiano del Sole24Ore Enti Locali & PA.
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